sabato 5 maggio 2012

NESSUNA TV VUOLE TRASMETTERE "DIAZ"?



Dal sito di Kataweb:



Perché nessuno vuole trasmettere Diaz in televisione? Un appello del Tg3 prova a smovere le acque dell’indifferenza che rischiano di soffocare la diffusione del film di Daniele Vicari, premiato alla Berlinale e acquistato anche all’estero. Il senso dell’iniziativa è: comunque la pensiate, Diaz dovrebbe andare in Tv.
La redazione web del Tg3, ha agito tramite la Rete  lanciando il suo appello e un ashtag alle 9 di ieri mattina, 4 maggio. Alle 10:30 l’argomento #diazintv era già al primo posto dei TT italiani, ovvero gli argomenti più discussi dagli utenti di Twitter nel nostro Paese.
“Perché nessuna televisione italiana ha voluto partecipare alla produzione del film? E soprattutto, perché nessun network (pubblico o privato) sembrerebbe interessato all’acquisizione dei diritti per la trasmissione di Diaz sul piccolo schermo?”, si legge nell’appello del Tg3, pubblicato sul sito.
“Anche il Parlamento Europeo ha invitato gli autori il 15 maggio per una proiezione del film, perché le drammatiche vicende di quei giorni a Genova non furono solo una ‘cosa italiana’. – prosegue l’appello -  Comunque la si pensi Diaz racconta una dolorosa pagina della storia recente del nostro Paese e lo fa basandosi sugli atti processuali e sulle testimonianze di persone che hanno avuto la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. E tutto questo, in televisione, speriamo di vederlo. Prima o poi ”
L’iniziativa ha avuto una immediata eco. Ieri sera alle 20 il direttore di Raitre, Antonio Di Bella, ha tweettato “Oggi David a Savona per “Tahir liberation square”.ieri in onda C.Bachsmidt con Black block. rai3 e’interessata anche a Diaz di s.vicari.”
L’interesse dell’iniziativa del Tg3 è riflesso anche nelle oltre 10.000 visualizzazioni per la videochat realizzata nei giorni scorsi con il regista del film Daniele Vicari, che ha dichiartato: “La cosa importante per me è che ciascuno faccia una esperienza vera guardando il film, amandolo o anche rifiutandolo, ma interrogandosi a fondo. Io non ho risposte in merito a quegli avvenimenti, mi dispiace, ho solo domande”.

(5 maggio 2012)

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