sabato 28 gennaio 2012

Auschwitz, Der Spigel e il Giornale

Martin Schulz
Presidente del Parlamento Europeo
Queste copertine di "Der Spiegel" hanno
indignato il direttore de "Il Giornale", Sallusti,
che ha risposto ai tedeschi ricordando
Auschwitz e la Shoah ai tedeschi
il giorno della memoria.
Riportiamo in basso il suo articolo
pensando che non perdiamo
occasione per distinguerci.
Ricorda molto da vicino Berlusconi che
vuole scritturare l'allora eurodeputato (oggi
presidente per Parlamento Europeo)
Martin Schulz come Kapò in un
film che stava girando allora
(2003) un suo amico.

Film, tra l'altro, mai pervenuto. 






Titolo: "Crociera verso la catastrofe.
Il protocollo di un fallimento mortale
Ciao Bella. Dalla scomparsa
del più bel paese del mondo
Il padrino. Ora anche in
tutta Europa


Italia terra di vacanze







Secondo Der Spiegel siamo un popolo di Schettino e non c’è da meravigliarsi di ciò che è successo al largo del Giglio. Di più: siamo tutte persone da evitare, un peso per l’Europa, un ostacolo allo sviluppo della moneta unica.

Loro, i tedeschi, sì che sono bravi, «con noi certe cose non accadono perché a differenza degli italiani siamo una razza».

Che i tedeschi siano una razza superiore lo abbiamo già letto nei discorsi di Hitler. Ricordarlo proprio oggi, giorno della memoria dell’Olocausto, quantomeno è di cattivo gusto. È vero, noi italiani alla Schettino abbiamo sulla coscienza una trentina di passeggeri della nave, quelli della razza di Jan Fleischauer (autore dell’articolo) di passeggeri ne hanno ammazzati sei milioni. Erano gli ebrei trasportati via treno fino ai campi di sterminio. E nessuno della razza superiore tedesca ha tentato di salvarne uno. A differenza nostra, che di passeggeri ne abbiamo salvati 4.200 e di ebrei, all’epoca della sciagurate leggi razziali, centinaia di migliaia. Era italiano anche Giorgio Perlasca, fascista convinto, che rischiò la vita per salvare da solo oltre 5mila ebrei. È vero, noi italiani siamo fatti un po’ così, propensi a non rispettare le leggi, sia quelle della navigazione che quelle razziali. I tedeschi invece sono più bravi. Li abbiamo visti all’opera nelle nostre città obbedire agli ordini di sparare su donne e bambini, spesso alla schiena. Per la loro bravura e superiorità hanno fatto scoppiare due guerre mondiali che per due volte hanno distrutto l’Europa. Fanno i gradassi ma hanno finito di pagare (anche all’Italia) solo un anno fa (settembre 2010) il risarcimento dei danni provocati dal primo conflitto: 70 milioni di un debito che era di 125 miliardi. Ci hanno messo 92 anni e nel frattempo anche noi poverelli li abbiamo aiutati prima a difendersi dall’Unione Sovietica, poi a pagare il conto dell’unificazione delle due Germanie.

Questi tedeschi sono ancora oggi arroganti e pericolosi per l’Europa. Se Dio vuole non tuonano più i cannoni, ma l’arma della moneta non è meno pericolosa. Per questo non dobbiamo vergognarci. Noi avremmo pure uno Schettino, ma a loro Auschwitz non gliela toglierà mai nessuno.








venerdì 27 gennaio 2012

Ultime notizie sui concorsi di Martone

E la chiudiamo qui con questo tipo.

Non si trova il verbale del concorso da ricercatore neanche sul sito della pubblica istruzione.


http://reclutamento.murst.it/vincitori.html

Questi i risultati per l'elezione della commissione di Siena (concorso da ordinario).
Come si può vedere, si tratta di "truppe cammellate".
Nessuna notizia sugli scrutini per la commissione del concorso da Associato.





Professori Ordinari votati
Cognome e nomeAteneoVoti
LISO FrancescoROMA "La Sapienza"
19
PERSIANI MattiaROMA "La Sapienza"
18
PEDRAZZOLI MarcelloUniv. BOLOGNA
18
PESSI RobertoROMA Tor Vergata
12
GHEZZI GiorgioUniv. BOLOGNA
1
BIANCHI D'URSO FulvioUniv. SALERNO
1
PROSPERETTI GiulioROMA Tor Vergata
1
VALLEBONA AntonioUniv. TRIESTE
1
Schede bianche 0

Concorso da Ricercatore di Martone

Giampiero Proia
Mi sbagliavo. L'incrocio è questo. La commissione per il concorso da Ricercatore di Martone, svolto a Teramo nel 2000, ha come presidente Giampiero Proia. Lo stesso farà parte della commissione per Associato, dove c'è Persiani, che sarà anche il presidente di quella da Ordinario.


Ecco la composizione di quella commissione


ORDINARI
PROIA Giampiero Università: TERAMO
Facoltà: GIURISPRUDENZA
ASSOCIATI
CORRIAS Pier Giorgio Università: CAGLIARI
Facoltà: GIURISPRUDENZA
RIC. UNIVERSITARI
CIOCCA Giuliana Università: MACERATA
Facoltà: GIURISPRUDENZA

Il verbale del concorso in rete non si trova. Sul sito dell'Università di Teramo sono pubblicati i verbali a partire dal 2004.



Verbale concorso da prof. associato di Martone



Concorso da professore associato di Martone.


Trattandosi di procedura COMPARATIVA, devo lasciare la Relazione Finale per il concorso da Associato di Martone completa, senza limitarmi a riportare i giudizi sulle sue prove.
Da notare che il presidente della Commissione è quel Mattia Persiani che ritroveremo nella commissione per ordinario! Io non lo so ancora, ma vuoi vedere che Persiani è stato commissario anche al suo concorso da ricercatore?

Anche in questo caso, come nel caso del concorso di prima fascia (professore ordinario) la commissione "auspica" che Martone in futuro sviluppi le sue potenzialità. Da notare che il candidato Presenta tre scritti minori ed una monografia in edizione provvisoria dal titolo “Contratto di lavoro e beni immateriali”

PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA A N. 1 POSTO DI PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO - FASCIA DEGLI ASSOCIATI - PER IL SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE N07X PRESSO LA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO (D.R. n. 882/P del 26/09/2000, il cui avviso è stato pubblicato nella G.U. n. 80 -4^ serie speciale- del 13/10/2000).
ALLEGATO “B” al verbale di quinta seduta RELAZIONE FINALE
La Commissione, nominata con D.R. n. 216/P del 27/02/2001, reso noto per via telematica e pubblicato nella G.U. -4^ serie speciale- n. 23 del 20/03/2001, così composta:
- Prof. Mattia Persiani - Presidente - Prof. Giorgio Ghezzi - Componente - Prof. Giampiero Proia- Componente - Prof. Enrico Sotgiu- Componente - Prof. Pietro Antonio Varesi- Segretario
ha svolto i suoi lavori secondo il seguente schema:
- Seduta preliminare - Prima seduta - Seconda seduta - Terza seduta
- Quarta seduta - Quinta seduta
giorno 11 maggio 2001 giorno 21 giugno 2001 giorno 21 giugno 2001 giorno 21 giugno 2001 giorno 22 giugno 2001 giorno 23 giugno 2001
dalle ore 12 alle ore 13; dalle ore 11 alle ore 12; dalle ore 12,15 alle ore 14,05; dalle ore 15 alle ore 18,15; dalle ore 15,45 alle ore 19.00; dalle ore 8,30 alle ore10.00;
La Commissione ha tenuto complessivamente n. 6 riunioni, iniziando i lavori l’11 maggio 2001 e concludendoli il 23 giugno 2001.
Nella seduta preliminare (verbale seduta preliminare con allegato 1) la Commissione ha stabilito i criteri di massima per la valutazione comparativa dei titoli presentati dai candidati.
Nella prima seduta (verbale prima seduta) ha provveduto ad esaminare le pubblicazioni ed i titoli presentati dai candidati.
Nella seconda seduta (verbale seconda seduta con allegati n. 1 e n. 2) ha provveduto alla enunciazione dei giudizi individuali (allegato n. 1) e poi di quelli collegiali (allegato n. 2) per ogni candidato e a stabilire il calendario per la discussione dei titoli e per l’espletamento della prova didattica.
Nella terza seduta (verbale terza seduta con allegati A e B) la Commissione ha proceduto alla discussione dei titoli per ciascun candidato ed alla successiva formulazione dei giudizi individuali (allegato A) e collegiali (allegato B) dei candidati; la Commissione ha fatto effettuare, inoltre, il sorteggio dell’argomento della prova didattica per ogni singolo candidato.
Nella quarta seduta (verbale quarta seduta con allegati A e B) la Commissione, eseguite le singole prove didattiche, ha provveduto alla valutazione delle stesse ed ha proceduto alla formulazione dei giudizi individuali (allegato A) e collegiali (allegato B) delle stesse.
Nella quinta seduta (verbale quinta seduta con allegati A e B) la Commissione si è riunita per procedere alla valutazione comparativa dei candidati sulla base di tutti i giudizi individuali e collegiali espressi al fine di formulare i giudizi complessivi finali (allegato A) per ognuno dei partecipanti alla procedura e, sulla base della valutazione comparativa, a dichiararne le idoneità nelle persone dei dott.ri Carmen La Macchia, Marco Marazza e Michel Martone.
Ha, quindi, elaborato la relazione finale (allegato B).
Il Prof. Mattia Persiani , Presidente della Commissione, ha il mandato di consegnare tutti gli atti (costituiti da n. 2 copie dei verbali delle singole riunioni, dei quali costituiscono parte integrante i giudizi individuali e collegiali espressi su ciascun candidato e n. 2 copie della relazione finale riassuntiva dei lavori svolti), nonché un floppy disk al Responsabile amministrativo del procedimento.
Letto, approvato e sottoscritto seduta stante. Teramo, 23 giugno 2001
- Prof. .............................................. - Presidente - Prof. .............................................. - Componente - Prof. ...............................................- Componente - Prof. ...............................................- Componente - Prof. ...............................................- Segretario
(omissis)
PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA A N. 1 POSTO DI PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO - FASCIA DEGLI ASSOCIATI - PER IL SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE N07X PRESSO LA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO (D.R. n. 882/P del 26/09/2000, il cui avviso è stato pubblicato nella G.U. n. 80 -4^ serie speciale- del 13/10/2000).
ALLEGATO n. 1 al verbale di seconda seduta GIUDIZI SULL’ATTIVITÀ DEI CANDIDATI
GIUDIZI INDIVIDUALI DEI COMMISSARI
CANDIDATO: dott. Daniele Cirioli
Nato nel 1966, laureato in economia e Commercio con tesi di laurea in matematica finanziaria; è stato cultore di matematica finanziaria e di elaborazione automatica dei dati per le decisioni economiche e finanziarie presso l’Università di Cassino e professore a contratto presso quest’ultima Università; è cultore della materia e, come tale, ha fatto parte della commissione per gli esami di profitto di matematica finanziaria presso l’Università la Sapienza di Roma; ha partecipato a convegni concernenti il lavoro e la previdenza sociale, collabora al settimanale “Diritto & pratica del lavoro” edito da IPSOA e al quotidiano “Italia Oggi”.
Giudizio del Prof. Pietro Antonio Varesi
Il candidato è cultore della materia di Matematica finanziaria presso l’Università degli studi “La Sapienza” di Roma.
Presenta alcune brevi monografie e numerosi articoli, a carattere divulgativo, prevalentemente dedicati al sistema previdenziale. Da segnalare la costante attenzione all’evoluzione della materia ed alle principali riforme del settore (v. la monografia sulla riforma dell’Inail e quella sulla riforma della previdenza complementare).
Tale produzione, puntuale nella descrizione delle novità legislative, è pressoché monotematica e prescinde dall’analisi dei profili generali e sistematici dei temi affrontati, forse anche in ragione delle caratteristiche editoriali delle pubblicazioni su cui è ospitata (quotidiani o settimanali specializzati).
Nel complesso il candidato dimostra intelligenza dei problemi e conoscenza della materia previdenziale; al momento, in ragione della circoscritta area del diritto del lavoro affrontata e della mancanza di approfondimenti a carattere sistematico, gli aspetti pur positivi segnalati in precedenza sono insufficienti per consentire un giudizio di idoneità ad assumere le funzioni di professore di seconda fascia.
Giudizio del Prof. Enrico Sotgiu
Presenta tre opere, edite nel 2000 da IPSOA, sulla previdenza complementare e sulla riforma dell’INAIL. Presenta anche alcuni articoli pubblicati su Diritto & Pratica del lavoro e vari contributi pubblicati su Italia Oggi e Milano Finanza.
I titoli depositati hanno carattere essenzialmente divulgativo.
Pertanto non si ritiene che il candidato possa essere considerato idoneo a ricoprire il posto messo a concorso.
Giudizio del Prof. Giampiero Proia
L’attività riferita dal candidato nel suo curriculum vitae non è, per la maggior parte, congruente con le discipline ricompresse nel settore N07X, avendo ad oggetto prevalentemente la matematica finanziaria.
Riferisce di aver partecipato a numerosi convegni su tematiche concernenti il lavoro e la previdenza sociale, ma non ne sono indicati la data, il luogo e l’oggetto.
Collabora con periodici tra i quali “Cassa dei Geometri”, “Diritto & Pratica del lavoro”, “Italia Oggi”. Presenta alcune opere monografiche e numerose pubblicazioni su temi attinenti il diritto del lavoro e della previdenza sociale. Tuttavia, tale produzione, pur essendo congrua rispetto al settore scientifico disciplinare N07X, ha quasi esclusivamente carattere informativo (come risulta anche dalla sua collocazione editoriale, prevalentemente inserita in “Guide” e periodici che hanno finalità operative o divulgative).
Di conseguenza, il candidato non può essere ritenuto idoneo a ricoprire il posto messo a concorso.
Giudizio del Prof. Giorgio Ghezzi
E’ cultore della disciplina di Matematica Finanziaria. Presenta alcune brevi monografie sulla riforma dell’INAIL e della previdenza complementare, nonché vari articoli di carattere divulgativo prevalentemente ancora in materia previdenziale.
Il candidato, preciso nella esposizione delle innovazioni legislative, non sviluppa però analisi adeguate dei profili più generali e sistematici dei temi affrontati. Pertanto, pur mostrando conoscenza soprattutto della materia previdenziale, non manifesta, allo stato, attitudini sistematiche ricostruttive, cosicché non sembra, per ora, potersi consentire il richiesto giudizio di idoneità.
Giudizio del Prof. Mattia Persiani
Presenta tre opere, edite nel 2000 da IPSOA, sulla riforma dell’INAIL e su quella della previdenza complementare, nonché alcuni articoli pubblicati su Diritto & Pratica del Lavoro edito da IPSOA, sempre nel 2000 e contributi pubblicati su guide di Italia Oggi e di Milano Finanza e Italia Oggi nonché numerosi articoli pubblicati su Italia Oggi e Italia Oggi7.
I titoli depositati, in quanto divulgativi e informativi, non hanno carattere scientifico.
L’attività didattica, sebbene di qualche rilievo, è stata svolta nell’ambito dell’insegnamento di materie che esulano da quella per la quale il concorso è stato bandito.
Pertanto, deve essere escluso che il candidato possa essere ritenuto idoneo a ricoprire il posto messo a concorso.
CANDIDATO: dott. Giulio D’Imperio
Nato nel 1966, nel 1994 laureato in economia e Commercio nell’Università di Bari con una tesi su “Gli ultimi provvedimenti in materia di occupazione”; ha frequentato corsi di perfezionamento e di aggiornamento nell’ambito di attività didattiche organizzate dall’associazione nazionale consulenti del lavoro; è consulente del lavoro; ha tenuto relazioni e lezioni in varie università italiane ma non risulta abbia svolto, con continuità, attività didattiche.
Giudizio del Prof. Pietro Antonio Varesi
Il candidato è laureato in Economia e Commercio ed esercita attualmente la libera professione come consulente del lavoro.
L’intensa collaborazione con alcune case editrici specializzate nella pubblicistica finalizzata all’aggiornamento sulla legislazione del lavoro, ha portato il candidato a pubblicare molti articoli su settimanali o mensili specializzati, nonché alcune brevi monografie a carattere divulgativo. L’attenzione è stata prevalentemente concentrata sulla disciplina del lavoro in settori particolari: agricoltura, edilizia, non profit e cooperazione sociale. Si segnala un testo sul lavoro interinale.
I testi presentati denotano buona conoscenza della materia sotto il profilo della gestione ed amministrazione dei rapporti di lavoro nei settori considerati, in coerenza con le caratteristiche editoriali delle riviste o collane che li hanno ospitati; risulta però al momento insufficiente, ai fini del giudizio di idoneità a professore associato, la trattazione di questioni di ordine generale e sistemico, pur evocate episodicamente.
Giudizio del Prof. Enrico Sotgiu
La produzione, pur numerosa, ha carattere divulgativo e si caratterizza, quindi, per l’assenza di una significativa dimensione scientifica.
Pertanto, non si ritiene che il candidato possa essere considerato idoneo a ricoprire il posto messo a concorso.
Giudizio del Prof. Giampiero Proia
L’attività del candidato è congruente con le discipline ricomprese nel settore scientifico- disciplinare N07X.
Presenta cinque testi editi, quattro, da Buffetti e, uno, da Simone, i quali si caratterizzano per essere orientati a fornire un’informazione anche esauriente sulle materie trattate, ma non hanno alcun elemento apprezzabile di originalità e innovatività, né dimostrano rigore di metodo. Ha pubblicato articoli su riviste specializzate e ha svolto tre lavori di ricerca, ma, per nessuno di essi, può essere apprezzato un metodo o risultati di carattere scientifico.
Vi è, nel curriculum vitae, un elenco di esperienze professionali aventi ad oggetto la tenuta di relazioni, singole lezioni ed interventi, ma manca una esperienza nello svolgimento di corsi organici di insegnamento universitario.
Il candidato non può, quindi, essere ritenuto idoneo a ricoprire il posto messo a concorso.
Giudizio del Prof. Giorgio Ghezzi
Presenta numerosi articoli su periodici specializzati, nonché alcune brevi monografie a carattere divulgativo. L’attenzione del candidato si concentra, prevalentemente, sulla disciplina del lavoro in settori quali l’agricoltura, l’edilizia, la cooperazione sociale, il “non profit”, ed anche sul lavoro interinale.
Le pubblicazioni presentate denotano una buona conoscenza degli argomenti trattati, ma il mancato approfondimento di profili di carattere sistematico e ricostruttivo non rende, al momento, ancora possibile il richiesto giudizio di idoneità.
Giudizio del Prof. Mattia Persiani
Presenta, a volta soltanto l’indice, di cinque opere delle quali quattro edite da buffetti e una edita da Simone; ha collaborato a riviste specializzate in materiali lavoro, edite da IPSOA, Buffetti, Ed agricola e dal Centro Studi Castelli S.r.l. .
Nel complesso la produzione si caratterizza per l’esclusivo carattere divulgativo ed informativo e, quindi, per l’assenza di una apprezzabile dimensione scientifica.
Non risulta il candidato abbia svolto con carattere di sistematicità attività didattica a livello universitario.
Pertanto, deve essere escluso che il candidato possa essere ritenuto idoneo a ricoprire il posto messo a concorso.
CANDIDATO: dott.ssa Carmen La Macchia
Laureata in Giurisprudenza presso L’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” nel 1981, con una tesi in diritto penale; ha tenuto lezioni presso: la Scuola Superiore della pubblica amministrazione di Caserta, il Centro Studi e ricerche IRES-CGIL e la Fondazione Giulio Pastore. Dal 1990 collabora, in qualità di “esperto” con la Commissione di garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.
Giudizio del Prof. Pietro Antonio Varesi
La candidata è laureata in Giurisprudenza e, dal 1990, collabora in qualità di “esperto” con la Commissione di garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.
Nel corso degli ultimi venti anni ha atteso con costanza all’attività scientifica, in un primo tempo dedicandosi al diritto penale e poi spostando la propria attenzione, con sempre maggior convinzione, verso il diritto del lavoro ed in particolare verso il diritto sindacale. In questo quadro appare degna di nota la specifica attenzione dedicata al diritto comunitario del lavoro. A testimonianza di questa attività la candidata presenta studi realizzati nell’ambito di ricerche, alcune note a sentenze, numerosi articoli su riviste specializzate, nonché la monografia, in edizione provvisoria, dal titolo “La pretesa al lavoro “ (2000). Ne risulta un’apprezzabile varietà di interessi, anche se gli scritti minori presentati sono riconducibili a due filoni principali: la disciplina dello sciopero nei servizi pubblici essenziali ed il rapporto tra diritto comunitario e diritto nazionale del lavoro.
La citata monografia, in cui la candidata porta a maturazione e sistematicità alcune riflessioni abbozzate nei precedenti contributi, rappresenta un originale tentativo di affrontare una tematica complessa: l’effettività del diritto al lavoro sancito dall’art.4 della Cost. Dopo aver esaminato l’evoluzione delle politiche del lavoro, sia a livello comunitario che nazionale, in ordine all’effettività del diritto al lavoro, il testo individua le tecniche di tutela offerte al cittadino che voglia far valere la “pretesa la lavoro” (nei confronti dell’amministrazione pubblica, ma anche nei confronti di soggetti privati). L’elaborazione, pur denotando alcune incertezze, appare convincente soprattutto laddove è volta a riempire di contenuti nuovi il dettato costituzionale, affermando non l’esistenza di un “diritto al posto “, ma un diritto del lavoratore a che la pubblica amministrazione ponga in essere tutti gli interventi necessari per agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro.
Nel complesso la produzione della candidata appare significativa e la rende meritevole di essere presa in considerazione ai fini del giudizio di idoneità.
Giudizio del Prof. Enrico Sotgiu
Nella monografia, la candidata, movendo dalla considerazione che lo studio del diritto del lavoro si è incentrato prevalentemente sulle problematiche relative alla conservazione del posto di lavoro, mentre viene trascurato lo studio del diritto al lavoro come diritto all’occupazione – quale emergerebbe, almeno come programma politico, dall’art.4 della Cost. – dopo aver passato in rassegna le politiche, nazionali ed europee, che tendono a rendere effettivo il diritto all’occupazione, si è accinta a tradurlo in termini giuridici individuando un diritto denominato “rapporto di promozione al lavoro”. Il tema è affrontato e risolto proponendo soluzioni originali, anche se non sempre convincenti per le argomentazioni che le sorreggono, talvolta contraddittorie.
Oltre alla monografia, la candidata presenta numerose opere minori, alcune delle quali, tuttavia, riguardano materie diverse da quelle per la quale è stato bandito il concorso. Tra queste si segnalano “La carta comunitaria dei diritti sociali” e “Sciopero e rappresentatività sociale”, apparsi
rispettivamente, in Giur. Dir. Lav. Rel. Id. 1990, pag.768 ss e in Atti del Convegno organizzato dalla Commissione di Garanzia, Milano 1999, p.146.
Si ritiene, sia pure con qualche perplessità, che la candidata sia idonea a ricoprire il posto messo a concorso.
Giudizio del Prof. Giampiero Proia
Nel primo periodo della formazione post lauream, la candidata si è dedicata ad attività non congruenti con il settore scientifico disciplinare N07X. Successivamente, la sua produzione si è indirizzata verso i temi del diritto del lavoro, prima con scritti minori e, da ultimo, con una monografia dal titolo La pretesa al lavoro, Torino, 2000, pubblicata nella collana di diritto del lavoro diretta da Mario Rusciano e Tiziano Treu.
Gli scritti minori, alcuni dei quali pubblicati su riviste aventi ampia diffusione, affrontano questioni di indubbio interesse, quali sono quelle che hanno ad oggetto la carta comunitaria dei diritti sociali fondamentali e il tema della rappresentatività sindacale in relazione al ruolo della Commissione di Garanzia. Tali scritti, peraltro, non pervengono a risultati originali bensì si limitano spesso ad una descrizione dei termini delle problematiche esaminate.
Con la monografia, al contrario, la candidata approda a conclusioni fortemente originali, ma, proprio tenuto conto di come esse si discostino dal prevalente orientamento della dottrina e dalla giurisprudenza, si avverte la mancanza di un solido apporto argomentativo che giustifichi le conclusioni stesse.
La candidata non ha mai svolto didattica a livello universitario.
In ragione di ciò, deve essere espressa una riserva circa la piena meritevolezza della candidata ai fini della valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. Giorgio Ghezzi
Presenta una monografia, dal titolo “La pretesa al lavoro”, in edizione provvisoria, e trenta scritti minori.
Scopo dell’indagine monografica è tracciare i possibili itinerari capaci di condurre, in una dimensione effettuale, dalla norma programmatica alla concretezza della pretesa, con la messa a disposizione, in primo luogo da parte dei pubblici poteri, di risorse e di opportunità, secondo i moduli dell’effettività e dell’affidamento. Il diritto al lavoro – inteso in prospettiva evolutiva e dinamica – considerato tra il quadro legislativo statuale e le politiche attive comunitarie. Si individuano, così molteplici e flessibili percorsi volti a dare sostanza alla nozione comunitaria di “occupabilità” e a mettere in evidenza situazioni soggettive di doverosità, oggetto di “pretesa”, attuative e integrative, con diverse formulazioni e diversi gradi di realizzabilità, del valore costituzionale espresso dal diritto al lavoro. Nel complesso, la monografia si fa apprezzare, malgrado qualche complessità nell’esposizione, per l’intelligente esplorazione della complessa problematica, il rigore del metodo e l’originalità ricostruttiva, oltre che per la padronanza delle fonti, specie di quelle comunitarie.
Le opere minori della candidata confermano la continuità del suo impegno e la molteplicità dei suoi interessi – dalle questioni dei diritti sociali fondamentali nei Trattati europei allo sciopero nei servizi pubblici essenziali – nonché la capacità di produrre risultati innovativi.
Merita pertanto di essere presa in considerazione ai fini del richiesto giudizio di idoneità.
Giudizio del Prof. Mattia Persiani
Carmen La Macchia presenta una monografia dal titolo La pretesa al lavoro, Torino, 2000, pubblicata nella collana di diritto del lavoro diretta da Mario Rusciano e Tiziano Treu, nonché numerose opere minori delle quali, però, alcune riguardano materie diverse da quella per la quale è stato bandito il concorso e altre non risultano a stampa. Tra le opere minori si segnalano: Una via giudiziaria dei sindacati di mestiere alla legislazione di sostegno, in Foro It., 1988, I, col. 3066 e segg.; La carta comunitaria dei diritti sociali, in Giorn. Dir. Lav. Rel. Ind., 1990, pag.769 e segg.; Rappresentatività sindacale e
commissione di garanzia, in Riv. Giur. Lav., 1998, pag.594 e segg.; Sciopero e rappresentatività sindacale, in Atti del convegno organizzato dalla Commissione di Garanzia, Milano, 1999, pag.41..
Nella monografia, preso atto che il diritto al lavoro è oggetto di un programma costituzionale e da qui l’esistenza di limiti e condizionamenti alla sua realizzazione, molto spazio è dedicato all’esposizione delle politiche, nazionali ed europee, che tendono a tenderle effettivo ( capitolo primo e secondo). Nel terzo capitolo, è tentata l’individuazione della nozione di “diritto al lavoro” muovendo dall’interpretazione dell’art.4 Cost., così come risulta dall’applicazione fattane dai giudici costituzionali. Nel quarto capitolo, è tentata l’individuazione e la costruzione in termini giuridici di un rapporto giuridico obbligatorio denominato “rapporto di integrazione al lavoro” o “rapporto di promozione al lavoro”. Il tentativo di quella costruzione avviene, però e senza che risulti esplicitato, con esclusivo riguardo al caso dei lavori socialmente utili e al lavoro prestato in esecuzione di contratti speciali con funzione di formazione. Per contro, da un lato, e con riguardo ai lavori socialmente utili, manca qualsiasi indicazione sulla, pur controversa, natura dei rapporti intercorrenti tra il lavoratore, l’utilizzatore e la pubblica amministrazione e, d’altro lato, non si tiene conto di ciò che, oramai, il collocamento è anche affidato ai privati ( legge n.469 del 1997). Ne consegue che le soluzioni prospettate sono soltanto originali, ma non sono sorrette da una coerente e convincente argomentazione. Il metodo utilizzato è approssimativo mentre si devono registrare anche: contraddizioni; incertezze di stile e lacune nell’informazione.
Gli scritti minori dedicati alla nostra materia, quando non sono meramente espositivi o d’occasione, non attestano rigore di metodo e non forniscono spunti originali.
Manca del tutto un’esperienza didattica a livello universitario.
Pertanto, si dubita che la candidata possa essere presa in considerazione ai fini della valutazione comparativa.
CANDIDATO: dott. Marco Marazza
Nato nel 1972, si è laureato con lode in giurisprudenza nel 1995, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, discutendo una tesi in diritto del lavoro in materia di sciopero nei servizi pubblici essenziali; vincitore di una borsa di studio alla Scuola di Specializzazione in Diritto sindacale, del lavoro e della previdenza sociale dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” ed ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca nel 2001; cultore della materia presso la I Cattedra di Diritto del lavoro della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; ha partecipato con borsa di studio al Seminario internazionale di diritto internazionale del lavoro, Pontignano XVI, nel 1998 ed è stato incaricato della docenza di: a) “direzione del personale” presso la Libera Università Maria SS. Assunta di Roma (LUMSA) per il corso di diploma universitario in consulente del lavoro per gli anni accademici 1998/1999, 1999/2000, 2000/2001; b) “diritto sindacale” presso la Scuola di specializzazione in Diritto sindacale, del lavoro e della previdenza sociale dell’Università di Teramo per l’anno accademico 2000/2001.
Giudizio del Prof. Pietro Antonio Varesi
Il candidato, laureato in Giurisprudenza, sta svolgendo il dottorato di ricerca in Diritto del lavoro presso l’Università “La Sapienza” di Roma.
Presenta una monografia in edizione provvisoria dal titolo “Saggio sull’organizzazione del lavoro” (2001). Oltre a scritti, tra cui note a sentenza ed articoli, dedicati principalmente a questioni di diritto sindacale o relative ai crediti di lavoro.
La monografia persegue un obiettivo ambizioso: l’autore, seguendo l’insegnamento della dottrina più autorevole, si pone alla ricerca del fondamento del potere organizzativo del datore di lavoro. Attraverso una documentata ed approfondita trattazione, che opportunamente prende in considerazione l’organizzazione del lavoro come organizzazione delle varie forme di lavoro (e non solo del lavoro subordinato), vengono posti in evidenza i limiti della concezione definita neoistituzionalistica del rapporto di lavoro subordinato e si afferma che il potere di organizzazione del lavoro è per intero riconducibile all’autonomia delle parti. Nell’ultima parte vengono infine esaminati i
problemi riguardanti il rapporto tra autonomia contrattuale e poteri organizzativi del datore di lavoro, in particolare indicando i limiti di questi ultimi.
Nel complesso la produzione del candidato appare sufficientemente varia e si caratterizza per padronanza del metodo e capacità sistematiche. Il candidato appare quindi meritevole di essere preso in considerazione ai fini del giudizio di idoneità.
Giudizio del Prof. Enrico Sotgiu
Il candidato presenta una monografia intitolata “Saggio sull’organizzazione del lavoro” nella quale riprende uno dei temi fondamentali della dottrina giuslavoristica.
Dopo aver ripercorso le diverse posizioni espresse sul punto dalla dottrina, il candidato si è accinto ad una convincente ricostruzione sistematica, nella quale trova conferma l’origine contrattuale dei poteri del datore di lavoro. Il candidato dà prova di una buona conoscenza della dottrina civilistica e commercialistica.
Degli scritti minori, si segnalano, in particolare, quelli apparsi sulla rivista A.D.L. Si ritiene che il candidato possa essere ritenuto idoneo a ricoprire il posto messo a concorso.
Giudizio del Prof. Giampiero Proia
L’attività del candidato è pienamente congruente con le discipline ricompresse nel settore scientifico disciplinare oggetto della presente procedura.
E’ vincitore di una borsa di studio alla Scuola di Specializzazione in Diritto sindacale, del lavoro e della previdenza sociale dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; è cultore della materia presso la I Cattedra di diritto del Lavoro della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma “La Sapienza”; ha partecipato con borsa di studio al Seminario internazionale di diritto internazionale del lavoro, Pontignano XVI; è risultato vincitore del dottorato di ricerca in Diritto del lavoro presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Facoltà di Giurisprudenza, XII ciclo.
Ha svolto già una rilevante attività didattica, essendo stato incaricato, dall’anno accademico 1998/99 sino all’anno in corso, dell’insegnamento di “direzione del personale” presso il corso do Diploma universitario in consulente del lavoro della Libera Università Maria SS. Assunta di Roma.
Ha pubblicato una monografia dal titolo Saggio sull’organizzazione del lavoro, Padova, 2000, destinata alla collana dell’istituto di Diritto Privato dell’Università degli Studi di Roma, nella quale viene affrontato, con rigore metodologico e con risultati apprezzabili in termini di originalità, un tema che è di particolare interesse negli studi della materia.
Numerose sono le note e gli articoli pubblicati su riviste specializzate che hanno rilevante diffusione all’interno della comunità scientifica. Anche negli scritti che hanno la finalità di ricostruire i termini delle questioni esaminate, si colgono spunti interessanti per approccio e per metodo (come, in particolare, negli scritti riguardanti la tematica degli interessi e della rivalutazione dei crediti di lavoro o la tematica dei licenziamenti).
In ragione di ciò, si ritiene che il candidato è pienamente meritevole di essere preso in considerazione ai fini della valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. Giorgio Ghezzi
Dottore di ricerca. Presenta una monografia, in edizione provvisoria, intitolata “Saggio sull’organizzazione del lavoro”, nonché oltre venti opre minori, in prevalenza note a sentenza.
L’indagine monografica si muove nella nota prospettiva secondo la quale la funzione organizzatrice del contratto individuale dispiega effetti costitutivi dell’organizzazione, ed il contratto stesso costituisce la fonte esclusiva delle prerogative datoriali, di cui al contempo circoscrive il limite. Problematica che il candidato affronta in modo piano e lineare con buona dialettica argomentativa e sicura conoscenza della letteratura, pur se vanno rilevate talune ripetizioni espositive. Per parte loro, gli scritti minori testimoniano vivacità e molteplicità di interessi, capacità di analisi e assiduità dell’impegno.
Vanno apprezzati l’indubbia padronanza dell’argomento ed il rigore dell’esposizione, oltre al possesso di una buona tecnica ricostruttiva e alla capacità di confrontarsi con i problemi di fondo della specifica disciplina.
Merita pertanto di essere preso in considerazione ai fini del richiesto giudizio di idoneità.
Giudizio del Prof. Mattia Persiani
Marco Marazza presenta una monografia dal titolo Saggio sull’organizzazione del lavoro, Padova, 2000, destinata alla collana dell’Istituto di Diritto privato dell’Università degli Studi di Roma e numerosi saggi e scritti minori. Tra questi si segnalano: La vincolatività della proposta della Commissione di garanzia e la individuazione unilaterale delle prestazioni indispensabili, in Riv. Giur. Lav., 1996, pag.251 e segg.; Primi orientamenti giurisprudenziali dopo la parziale abrogazione referendaria dell’art.19 della legge n. 300 del 1970, in Arg. Dir. Lav., 1996, n.3, pag.167 e segg.; Libertà sindacale e rappresentatività del sindacato nel nuovo articolo 19 della legge n.300 del 1970, in Arg. Dir. Lav., 1997, n.5, pag.115 e segg.; Interessi e rivalutazione dei crediti di lavoro: il cumulo dall’alba al tramonto, in Arg. Dir. Lav., 1998, pag.767 e segg.; Note a margine del contrasto giurisprudenziale in materia di criteri di calcolo di interessi e rivalutazione dei crediti di lavoro tardivamente adempiuti, in Arg. Dir. Lav., 1999, pag.213 e segg.; Aut hoc aut in hoc.Interessi e rivalutazione dei crediti di lavoro: considerazioni sulle questioni di legittimità costituzionale dell’art.22, trentaseiesimo comma, della legge n. 274 del 1994, in Arg. Dir. Lav., 1999, pag.743 e segg.; Lavoro portuale e disciplina dei crediti tardivamente adempiuti, in Giur. Cost., 2000, pag. 523 e segg.; Natura degli accessori del credito di lavoro e privatizzazione del pubblico impiego, in Arg. Dir. Lav., 2001, n.1
Nel Saggio sull’organizzazione del lavoro il candidato affronta, con rigore di metodo e dimostrando anche una buona conoscenza della dottrina civilista e di quella commercialistica, i temi fondamentali della dottrina del contratto di lavoro subordinato e, quindi, una problematica che può essere considerata fondamentale della nostra materia. Così, dopo aver riconsiderato con spirito critico le diverse posizioni espresse anche dalla più recente dottrina giuslavoristica, il candidato offre un’interessante ed argomentata ricostruzione sistematica che, tenendo anche conto dell’evoluzione legislativa e della previsione di nuovi modelli di collaborazione lavorativa, conferma che nel contratto di lavoro sta il fondamento dei poteri del datore di lavoro.
Le opere minori pubblicate su prestigiose riviste della materia, dimostrano vastità di interessi ed operosità scientifica e, al tempo stesso, confermano la capacità di metodo e ricostruttiva del candidato.
L’esperienza didattica è consistente.
Pertanto, il candidato merita di essere preso in considerazione ai fini della valutazione comparativa.
CANDIDATO: dott. Michel Martone
Nato nel 1974, si è laureato con lode in giurisprudenza, nel 1997, discutendo un tesi in diritto del lavoro dal titolo “Profili di attualità del lavoro subordinato”; vincitore di una borsa di studio alla Scuola di Specializzazione in Diritto sindacale, del lavoro e della previdenza sociale dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza, nel 1997; vincitore del dottorato di ricerca in “diritto sindacale e del lavoro” (XIV° ciclo) presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Modena e di Reggio Emilia; cultore della materia presso la I e la II cattedra di Diritto del Lavoro della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma “La Sapienza”; ricercatore di diritto del lavoro, dall’anno accademico 2000/2001, presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Teramo; docente di “storia del diritto del lavoro e del movimento sindacale”, dall’anno accademico 1998/1999, presso il corso di diploma universitario in Consulente del lavoro nella Libera Università Maria SS. Assunta di Roma; docente a contratto di “Rapporti speciali di lavoro” nel 1999 presso il “Master di Specializzazione per consulente del Lavoro” della LUMSA di Taranto; docente di “Diritto del lavoro II” dall’anno accademico 2000/2001 presso la Scuola di specializzazione in Diritto Sindacale, del lavoro e della previdenza sociale dell’Università degli Studi di Teramo; docente di “diritto del lavoro”, dall’anno accademico 2000/2001, nel corso di Diploma universitario in Operatore giuridico
dell’Università degli Studi di Macerata; è stato componente, dall’anno accademico 1997/1998, di diversi progetti di ricerca finanziati con fondi del MURST (ex 40% ed ex 60%), i cui risultati ha documentato in pubblicazioni in riviste specializzate.
Giudizio del Prof. Pietro Antonio Varesi
Il candidato nell’anno 2000 è risultato vincitore del concorso per posto di ricercatore universitario presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Teramo per il settore scientifico disciplinare N07X.
Presenta tre scritti minori ed una monografia in edizione provvisoria dal titolo “Contratto di lavoro e beni immateriali”.
La monografia ha il merito di offrire una ricostruzione sistematica di un quadro normativo correttamente definito vasto e disorganico; l’autore, avvertito della complessità (o del vero e proprio caos) di tale quadro, delinea i tratti di un microsistema normativo inteso come strumento mediante il quale individuare, per quanto possibile, principi generali e criteri unificanti idonei a soddisfare le istanze di protezione dei lavoratori in questione (istanze in parte tradizionali, in parte emergenti dalla nuova economia).
Il testo affronta, in forma agile e piana, i problemi riguardanti il lavoro creativo o interpretativo (intendendo per tale non solo il lavoro inventivo, ma anche quello artistico e quello scientifico), concentrandosi in particolare sulle questioni relative al trasferimento dei diritti di utilizzazione economica del lavoro creativo e sulle caratteristiche delle diverse forme utilizzate per compensare il lavoratore. In questo contesto appare meritevole di particolare segnalazione la parte dedicata al diritto dell’immagine del lavoratore, in cui il candidato mostra i frutti dell’applicazione del rigore metodologico ad un tema nuovo e che va assumendo grande rilievo.
Nel complesso il candidato appare meritevole di essere preso in considerazione ai fini del giudizio di idoneità
Giudizio del Prof. Enrico Sotgiu
Il candidato presenta una monografia intitolate “Contratto di lavoro e beni immateriali”, incentrato sul tema della tutela dei valori della persona coinvolti nel rapporto di lavoro subordinato quando questo si concreta nella produzione di opere dell’ingegno.
Il candidato, facendo ricorso alla teoria dei microsistemi per ricondurre ad unità provvedimenti legislativi episodici e frammentari che si snodano nell’arco di oltre mezzo secolo, offre una ricostruzione unitaria della materia che consente di individuare i principi che governano il rapporto tra attività lavorativa e “beni immateriali”, nella loro più ampia accezione.
Nella ricostruzione, il candidato si avvale della dottrina del diritto civile e, soprattutto, di quella del diritto industriale, dando prova di una loro approfondita conoscenza e di un uso intelligente.
Tra gli scritti minori, si segnalano “Lavoro coordinato e pluralità di rapporti” in ADL, 1998, pag. 481 ss.
Si ritiene che il candidato possa essere ritenuto idoneo a ricoprire il posto messo a concorso.
Giudizio del Prof. Giampiero Proia
Vi è piena congruenza tra l’attività del candidato e il settore scientifico disciplinare oggetto della presente procedura.
Il candidato è stato vincitore di una borsa di studio alla Scuola di specializzazione in diritto sindacale, del lavoro e della previdenza sociale dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza, nel 1997; vincitore del dottorato di ricerca in “diritto sindacale e del lavoro” (XIV° ciclo) presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; cultore della materia presso la I e la II cattedra di Diritto del lavoro della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma “La Sapienza”.
E’ risultato vincitore nel concorso a posto di ricercatore in diritto del lavoro presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Teramo.
Dall’anno accademico 1998/99, è docente di “Storia del diritto del lavoro e del movimento sindacale”, presso il corso di diploma universitario in Consulente del lavoro nella Libera Università Maria SS. Assunta di Roma. Ha insegnato, inoltre: nel 1999, “Rapporti speciali di lavoro” presso il “Master di Specializzazione per consulente del Lavoro” della LUMSA di Taranto. Nell’anno accademico 2000/2001, è stato anche incaricato dell’insegnamento di “Diritto del lavoro II” presso la Scuola di specializzazione in Diritto Sindacale, del lavoro e della previdenza sociale dell’Università degli Studi di Teramo e di “diritto del lavoro” presso il corso di Diploma universitario in Operatore giuridico dell’Università degli Studi di Macerata.
E’ stato componente, dall’anno accademico 1997/1998, di diversi progetti di ricerca finanziati con fondi del MURST (ex 40% ed ex 60%), i cui risultati ha documentato in pubblicazioni in riviste specializzate.
E’ autore di una monografia dal titolo Contratto di lavoro e “beni immateriali”, Padova, 2000, destinata alla Collana dell’Istituto di diritto privato dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza. Si tratta di un lavoro con il quale il candidato compie una difficile opera di originale sistematizzazione del tema affrontato, che, prendendo le mosse dalla ricostruzione dei dati normativi apparentemente “asistematici” e tenendo conto dell’ampio dibattito dottrinale e giurisprudenziale, dimostra rigore di metodo e perviene a risultati innovativi.
Gli scritti minori, sia pure quantitativamente non numerosi, confermano la qualità della produzione scientifica, come, in particolare, quelli che hanno ad oggetto l’individuazione della nozione di lavoro effettivo e la problematica del cd. lavoro coordinato.
Il candidato è pienamente meritevole di essere preso in considerazione ai fini della valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. Giorgio Ghezzi
Ricercatore universitario presso la Facoltà di Giurisprudenze dell’Università degli Studi di Teramo. Presenta una monografia dal titolo “Contratto di lavoro e beni immateriali”, in edizione provvisoria, oltre ad alcuni lavori minori.
Il percorso analitico della monografia comprende il lavoro inventivo, quello artistico e scientifico, nonché la problematica caratterizzata dalla notorietà procurata al lavoratore dalla stessa attività lavorativa. Sotto un profilo ricostruttivo, il candidato identifica un microsistema normativo, desumibile dall’intera normativa presa in esame, alla cui base pone taluni criteri unificanti, tra i quali il principio dell’efficacia reale (trasferimento dei diritti di utilizzazione economica) dei contratti presi in esame, siano essi di lavoro subordinato o anche di lavoro coordinato. Lo stile limpido e la vivacità dell’esposizione rendono la ricerca di piana e gradevole lettura.
Le opere minori presentate confermano la diligenza nell’osservazione e le capacità riflessive del candidato. Nel complesso, la sua produzione si caratterizza, comunque, per completezza di informazione e per capacità ricostruttiva, con spunti di carattere originale.
Merita pertanto di essere preso in considerazione ai fini del richiesto giudizio di idoneità.
Giudizio del Prof. Mattia Persiani
Michel Martone Presenta una monografia dal titolo Contatto di lavoro e “beni immateriali”, Padova, 2000, destinata alla Collana dell’Istituto di diritto privato dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza e alcuni scritti minori tra cui si segnalano: Sulla nozione di lavoro effettivo, in Arg. Dir. Lav., 1998, pag.463 e segg.; Lavoro coordinato e pluralità di rapporti, in Arg. Dir. Lav., 1998, pag.581 e segg.; Le invenzioni del lavoratore e la ricerca: attività, risultato, corrispettivo, premio, in Dir. Lav., 1999, pag.361 e segg.
La monografia su Contratto di lavoro e “beni immateriali” affronta il tema, complesso e delicato, della tutela dei valori della persona coinvolti nel rapporto di lavoro subordinato che abbiano trovato espressione nella produzione di opere dell’ingegno e dimostra una spiccata sensibilità alla ricerca del “nuovo” nonché la capacità di utilizzare rigorosamente il metodo giuridico.Il candidato, si avvale della teoria dei microsistemi per ricomporre ad unità un insieme episodico e frammentario di provvedimenti legislativi emanati nel corso di quasi sessant’anni. Di tale insieme è offerta una ricostruzione unitaria che consente di mettere in luce la diversità delle tecniche di tutela e delle loro rationes e, così, di individuare i principi che governano il rapporto tra attività lavorativa e “beni immateriali” intesi, in
coerenza con la più recente legislazione, nella più ampia accezione. Ricostruzione unitaria che si avvale di un corretto uso del metodo e di un’ampia conoscenza anche della dottrina del diritto civile e, soprattutto, del diritto industriale e della sua dottrina, con la quale il candidato si è costantemente confrontato.
Gli scritti minori, pubblicati su prestigiose riviste della materia, e gli apprezzati interventi in occasione di seminari e convegni confermano la capacità propositiva e l’originalità del pensiero del candidato. Particolare segnalazione merita, infine, l’esperienza didattica che ha visto il candidato impegnato anche nel settore della storia del diritto del lavoro e del movimento sindacale.
Pertanto, il candidato merita di essere preso in considerazione ai fini della valutazione comparativa.
(omissis)
PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA A N. 1 POSTO DI PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO - FASCIA DEGLI ASSOCIATI - PER IL SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE N07X PRESSO LA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO (D.R. n. 882/P del 26/09/2000, il cui avviso è stato pubblicato nella G.U. n. 80 -4^ serie speciale- del 13/10/2000).
ALLEGATO n. 2 al verbale di seconda seduta GIUDIZI SULL’ATTIVITÀ DEI CANDIDATI
GIUDIZI COLLEGIALI
CANDIDATO: dott. Daniele Cirioli
Le pubblicazioni depositate presentano, nel loro insieme, un carattere esclusivamente divulgativo, mancando un qualsiasi tentativo di ricostruzione sistematica, scientificamente rilevante. Pertanto quelle pubblicazioni non consentono di formulare un giudizio positivo almeno ai fini del presente concorso.
CANDIDATO: dott. Giulio D’Imperio
I titoli depositati presentano un carattere quasi esclusivamente divulgativo limitandosi in prevalenza all’esposizione della disciplina legislativa. Non si riscontra, pertanto, alcun tentativo di approfondimento scientifico, cosicchè non è possibile formulare un giudizio positivo almeno ai fini del presente concorso.
CANDIDATO: dott.ssa Carmen La Macchia
La produzione della candidata si caratterizza, per quanto riguarda la monografia, per un spiccata originalità nelle conclusioni alle quali perviene e che tendono ad armonizzare diritto comunitario e nazionale. Le argomentazioni poste a sostegno delle tesi proposte non appaiono del tutto convincenti e lineari. Anche le opere minori denotano tratti di originalità.
CANDIDATO: dott. Marco Marazza
La produzione del candidato, ampia e riguardante numerosi e importanti aspetti della materia, denota indubbia padronanza e rigore di metodo.Rilevanti sono le innovazioni alla critica delle più
recenti elaborazioni sull’importante tema trattato, al quale, peraltro, fornisce anche un contributo ricostruttivo.
CANDIDATO: dott. Michel Martone
La produzione del candidato si caratterizza per la spiccata originalità di una ricerca che, utilizzando la teorica dei microsistemi normativi, tende ad una coerente identificazione di criteri unificanti degli effetti dei diversi tipi di contratto di lavoro in materia di opere dell’ingegno e di altri beni immateriali. La produzione denota capacita ricostruttive e rigore di metodo, nonché l’ampiezza della cultura del candidato, non solamente giuridica.
(omissis)
PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA A N. 1 POSTO DI PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO - FASCIA DEGLI ASSOCIATI - PER IL SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE N07X PRESSO LA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO (D.R. n. 882/P del 26/09/2000, il cui avviso è stato pubblicato nella G.U. n. 80 -4^ serie speciale- del 13/10/2000).
ALLEGATO “A” al verbale di terza seduta
GIUDIZI SULLA DISCUSSIONE DEI TITOLI SCIENTIFICI ESIBITI
GIUDIZI INDIVIDUALI DEI COMMISSARI
CANDIDATO: dott.ssa Carmen La Macchia
Giudizio del Prof. Pietro Antonio Varesi
La candidata, pur con alcune incertezze, dimostra di aver affrontato con sufficiente rigore un tema originale.
Giudizio del Prof. Enrico Sotgiu
La candidata, nonostante qualche incertezza, dimostra di sapersi bene orientare sulla materia della monografia.
Giudizio del Prof. Giampiero Proia
La candidata nella discussione dei titoli conferma che il suo progetto di ricerca ha obiettivi fortemente innovativi, ma dimostra che il percorso argomentativo non è del tutto adeguato denunciando anche talune contraddittorietà.
Giudizio del Prof. Giorgio Ghezzi
La candidata, nella discussione dei titoli, ha mostrato ampia conoscenza del tema trattato nella monografia anche nei suoi risvolti di diritto comunitario. Ha provocato qualche dubbio su taluni punti, recependo, però, con sensibilità e senso problematico le osservazioni provenienti dalla Commissione.
Giudizio del Prof. Mattia Persiani
La candidata conferma le incertezze di preparazione generale riscontrabile anche nella redazione della monografia. Non sempre riesce a dare spiegazione delle contraddizioni e delle incertezze risultanti dal testo e individuate dai commissari.
CANDIDATO: dott. Marco Marazza
Giudizio del Prof. Pietro Antonio Varesi
Nella discussione il candidato ha confermato padronanza della materia e ottime capacità di argomentazione..
Giudizio del Prof. Enrico Sotgiu
La limpidezza e la sicurezza delle risposte date alle domande poste dai commissari, durante la discussione sulla monografia, confermano ampiamente il giudizio positivo sia individuale che collettivo.
Giudizio del Prof. Giampiero Proia
Il candidato, posto anche di fronte dialetticamente alla complessità delle questioni trattate, dimostra padronanza della materia, sicurezza nell’esposizione e precisione anche nei passaggi tecnico giuridici più complicati.
Giudizio del Prof. Giorgio Ghezzi
Il candidato ha discusso con lucida sicurezza confermando buone capacità argomentative e dialettiche, anche nel fare fronte alle osservazioni, talune critiche, fatte dai commissari.
Giudizio del Prof. Mattia Persiani
Il candidato discute sul tema della monografia con eleganza e con approfonditi e corretti riferimenti rispondendo con coerenza ed esaustivamente ai rilievi della commissione. Pertanto il candidato ha confermato padronanza della materia trattata e sicuro possesso del metodo e del ragionamento giuridico.
CANDIDATO: dott. Michel Martone
Giudizio del Prof. Pietro Antonio Varesi
Il candidato illustra con lucidità e convinzione le tesi di fondo della monografia e risponde alle obiezioni sollevate dimostrando buone capacità di argomentazione.
Giudizio del Prof. Enrico Sotgiu
Il candidato ha risposto in modo brillante alle domande che gli sono state rivolte dai commissari, dimostrando ottima capacità espositiva e argomentativa, una sicura padronanza di una materia di grande attualità come quella oggetto della monografia, rigore di metodo e di analisi.
Giudizio del Prof. Giampiero Proia
Il candidato discute brillantemente ed efficacemente le tesi poste a base della sua produzione scientifica dimostrando ampia cultura giuridica, non limitata al diritto del lavoro, e il possesso di un metodo rigoroso.
Giudizio del Prof. Giorgio Ghezzi
Il candidato ha discusso con stile brillante e convincente confermando sicure doti di cultura e di capacità dialettiche.
Giudizio del Prof. Mattia Persiani.
Il candidato, rispondendo ai quesiti formulati dai commissari, conferma ampiezza di interessi culturali e padronanza del metodo giuridico, nonché sicura capacità argomentativa.
PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA A N. 1 POSTO DI PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO - FASCIA DEGLI ASSOCIATI - PER IL SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE N07X PRESSO LA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO (D.R. n. 882/P del 26/09/2000, il cui avviso è stato pubblicato nella G.U. n. 80 -4^ serie speciale- del 13/10/2000).
ALLEGATO “B” al verbale di terza seduta
GIUDIZI SULLA DISCUSSIONE DEI TITOLI SCIENTIFICI ESIBITI
GIUDIZI COLLEGIALI
CANDIDATA: dott.ssa Carmen La Macchia
Ha discusso, con sicurezza, i temi della monografia anche se in alcuni commissari ha suscitato qualche perplessità.
CANDIDATO: dott. Marco Marazza
Il candidato dimostra di possedere una profonda conoscenza delle basi culturali della disciplina e anche di saperle applicare, con rigore, alla ricerca. Ha discusso con lucidità, confermando buone capacità argomentative.
CANDIDATO: dott. Michel Martone
Il candidato, avendo discusso con stile brillante, ha dimostrato ampiezza di interessi, conoscenza della cultura giuridica non limitata al diritto del lavoro e capacità argomentativa.
(omissis)
PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA A N. 1 POSTO DI PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO - FASCIA DEGLI ASSOCIATI - PER IL SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE N07X PRESSO LA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO (D.R. n. 882/P del 26/09/2000, il cui avviso è stato pubblicato nella G.U. n. 80 -4^ serie speciale- del 13/10/2000).
ALLEGATO “A” al verbale di quarta seduta GIUDIZI SULLA PROVA DIDATTICA DEI CANDIDATI
GIUDIZI INDIVIDUALI DEI COMMISSARI
CANDIDATO: dott.ssa Carmen La Macchia
La dott.ssa Carmen La Macchia, in seguito a sorteggio e successiva scelta, ha optato, come prova di lezione, per il tema contrassegnato con il n. 2 dal titolo “La contrattazione collettiva del pubblico impiego”.
La dott.ssa Carmen La Macchia ha iniziato la lezione alle ore 16,00 ed ha terminato alle ore 16,45.
Giudizio del Prof. Pietro Antonio Varesi
La candidata ha sostenuto la prova con particolare efficacia, dimostrando puntuale conoscenza del tema assegnato e capacità di collegamento con altre problematiche del Diritto del Lavoro. Sotto il profilo didattico sono apprezzabili l’organicità della trattazione e la chiarezza espositiva.
Giudizio del Prof. Enrico Sotgiu
La candidata ha esposto in maniera chiara il quadro evolutivo della materia. Qualche squilibrio si evidenzia, invece, nella scelta e nella trattazione dei problemi più propriamente tecnici inerenti l’oggetto della lezione, in parte giustificabili con la vastità e la relativa novità della materia e in parte con l’evidente emozione della candidata.
Giudizio del Prof. Giampiero Proia
La candidata svolge la sua lezione dimostrando la conoscenza del tema soprattutto sotto il profilo dell’evoluzione storica, con una certa chiarezza espositiva, anche se non attribuisce un rilievo equilibrato ad alcune questioni essenziali e presenta incertezze in diversi passaggi.
Giudizio del Prof. Giorgio Ghezzi
La candidata ha tratteggiato con garbo e pacatezza il tema della sua lezione, chiarendone dapprima il quadro storico evolutivo all’interno dell’ordinamento, ma non trascurando neppure le possibili prospettive di sviluppo anche con riferimento al lavoro prestato alle dipendenze di datori di lavoro privati. Nel merito, la candidata ha sintetizzato con efficacia sia i tratti salienti del sistema negoziale preso in esame, sia la problematica che attiene ai soggetti del sistema medesimo, all’efficacia di codesti contratti collettivi ed alla loro natura, correttamente colta nelle sue innegabili ambivalenze.
L’esposizione è stata ordinata e chiara e, per quanto non molto vivace, idonea ad una funzione didattica.
Giudizio del Prof. Mattia Persiani
Impostazione non solo descrittiva ma che si disperde anche in una trattazione frammentaria e superficiale, come tale, inidonea a dare, come richiesto dal tema, un’idea complessiva ed efficace del contratto collettivo dei pubblici dipendenti.
Esposizione scialba ed incerta che denota una scarsa attitudine didattica.
CANDIDATO: dott. Marco Marazza
Il dott. Marco Marazza, in seguito a sorteggio e successiva scelta, ha optato, come prova di lezione, per il tema contrassegnato con il n. 4 dal titolo “Trasferimento di ramo d’azienda”.
Il dott. Marco Marazza ha iniziato la lezione alle ore 17,00 ed ha terminato alle ore 17,45.
Giudizio del Prof. Pietro Antonio Varesi
L’esposizione organica e chiara ha consentito di apprezzare l’attitudine del candidato all’attività didattica.
Il tema prescelto è stato affrontato in maniera approfondita ed esauriente, dimostrando piena padronanza della materia.
Giudizio del Prof. Enrico Sotgiu
Il candidato ha individuato ed esposto con chiarezza i problemi centrali attinenti al trasferimento del ramo d’azienda, dimostrando di padroneggiarlo in tutte le sue variegate articolazioni. Ha dato prova, ancora una volta di buone capacità argomentative ed ha saputo anche fornire interessanti ed originali spunti di riflessione.
Giudizio del Prof. Giampiero Proia
L’esposizione del candidato è efficace, incisiva e brillante e la trattazione, ricca di spunti utili, si estende anche agli aspetti problematici più recenti ed ai molteplici rilievi che essi presentano nell’esperienza concreta.
Giudizio del Prof. Giorgio Ghezzi
Il candidato ha svolto una lezione lucida e approfondita, efficace anche didatticamente, e, nel suo ambito, completa. Ha infatti analizzato con cura ed intelligenza, ad esempio non solo i rapporti tra le nozioni di impresa, azienda e articolazioni funzionalmente autonome dell’impresa stessa, ma anche, tra l’altro, la dialettica del rapporto, in materia, tra la dimensione collettivo – sindacale e quella dei diritti soggettivi di cui sono titolari i singoli lavoratori investiti dai processi presi in esame.
Giudizio del Prof. Mattia Persiani
L’esperimento didattico ha dato un risultato sicuramente positivo per effetto di un’ impostazione che si caratterizza per la completa consapevolezza critica della problematica connessa al tema trattato e che si coniuga con un’espressione, che, nonostante la complessità della trattazione, è stata costantemente efficace.
CANDIDATO: dott. Michel Martone
Il dott. Michel Martone, in seguito a sorteggio e successiva scelta, ha optato, come prova di lezione, per il tema contrassegnato con il n. 1 dal titolo “La nozione di retribuzione assoggettabile a contribuzione previdenziale tra legge e autonomia collettiva”.
Il dott. Michel Martone ha iniziato la lezione alle ore 18,00 ed ha terminato alle ore 18,45.
Giudizio del Prof. Pietro Antonio Varesi
Il candidato ha ricostruito con lucidità l’evoluzione della disciplina in materia, illustrando efficacemente alla Commissione le più rilevanti questioni affrontate dalla dottrina e dalla giurisprudenza.
L’esposizione è stata brillante ed il candidato dimostra particolare attitudine all’attività didattica.
Giudizio del Prof. Enrico Sotgiu
Il candidato ha trattato in modo chiaro e brillante il tema oggetto della lezione. Ha dato prova di sapersi orientare con sicurezza all’interno di una materia complessa, individuandone con intelligenza e sagacia i punti più significativi.
Ha dato prova, ancora una volta, di possedere eccellenti capacità argomentative, nonché di possedere una vasta cultura giuridica e non.
Giudizio del Prof. Giampiero Proia
Conferma l’ampiezza delle sue prospettive culturali, che gli consentono di svolgere la lezione su un tema di ambito così specifico e tecnico rendendolo fruibile ai fini didattici. Dimostra di saper cogliere, e descrivere efficacemente, i nessi e le implicazioni che il tema trattato presenta in relazione al più generale contesto storico ed economico.
L’esposizione è appropriata e convincente.
Giudizio del Prof. Giorgio Ghezzi
Il candidato, dopo aver ricordato le radici storiche del problema trattato espone, con brio e chiarezza, la problematica quale si pone dai temi della cosiddetta omnicomprensività a provvedimenti legislativi di vario contenuto, alcuni dei quali, vertenti sulla decontribuzione.
A più ampio raggio, tratta anche delle vicissitudini della nozione di sindacato comparativamente più rappresentativo, dei contratti di riallineamento. Lezione indubbiamente efficace sia per la ricchezza delle argomentazioni e delle esemplificazioni, sia per lo stile in vari momenti accattivante.
Giudizio del Prof. Mattia Persiani
La complessa problematica posta dal tema è stata trattata con un’esposizione persuadente e molto spesso puntuale che ha consentito di dar conto con efficacia, non solo delle evoluzioni giurisprudenziali, ma anche dell’avvicendarsi dei modelli adottati, nel tempo, dal legislatore. Di conseguenza, la prova didattica ha dato un risultato sicuramente positivo.
PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA A N. 1 POSTO DI PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO - FASCIA DEGLI ASSOCIATI - PER IL SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE N07X PRESSO LA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO (D.R. n. 882/P del 26/09/2000, il cui avviso è stato pubblicato nella G.U. n. 80 -4^ serie speciale- del 13/10/2000).
ALLEGATO “B” al verbale di quarta seduta GIUDIZI SULLA PROVA DIDATTICA DEI CANDIDATI
GIUDIZI COLLEGIALI
CANDIDATO: dott.ssa Carmen La Macchia
La prova didattica dimostra impegno e conoscenza della materia.
CANDIDATO: dott. Marco Marazza
La prova didattica conferma le capacità argomentative e denota attitudini all’insegnamento.
CANDIDATO: dott. Michel Martone
La prova didattica ha dimostrato efficacia di esposizione e di argomentazione e attitudini all’insegnamento.
(omissis)
PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA A N. 1 POSTO DI PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO - FASCIA DEGLI ASSOCIATI - PER IL SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE N07X PRESSO LA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO (D.R. n. 882/P del 26/09/2000, il cui avviso è stato pubblicato nella G.U. n. 80 -4^ serie speciale- del 13/10/2000).
ALLEGATO “A” al verbale di quinta seduta GIUDIZI COMPLESSIVI COLLEGIALI FINALI
CANDIDATO: dott.ssa Carmen La Macchia
Le pubblicazioni presentate dalla candidata e, in particolare, la monografia su “La pretesa al lavoro” mostrano una spiccata attitudine all’originalità del pensiero, malgrado talune incertezze ed ambiguità di esposizione, in parte non sufficientemente chiarite nella discussione dei titoli. La prova didattica ha evidenziato positive doti di chiarezza.
L’insieme delle prove sostenute e dei titoli presentati consentono di considerare la candidata idonea a ricoprire il ruolo di professore universitario di II fascia.
CANDIDATO: dott. Marco Marazza
I titoli presentati dal candidato e, in special modo, la monografia intitolata “Saggio sull’organizzazione del lavoro” mostrano attitudine sistematica, rigore di metodo e forte capacità critica. Doti queste che sono state ampiamente confermate dalla discussione dei titoli e dalla prova didattica, che ha posto ulteriormente in luce anche un elevato grado di chiarezza espositiva e proprietà di linguaggio giuridico. La Commissione, nell’auspicare che il candidato sviluppi ulteriormente le qualità positive dimostrate anche in questa occasione, lo considera idoneo a ricoprire il ruolo di professore universitario di II fascia.
CANDIDATO: dott. Michel Martone
La monografia su “Contratti di lavoro e beni immateriali” pone in luce un’apprezzabile vivacità di pensiero unita ad un ampia cultura non ristretta alla sola disciplina oggetto del concorso. Evidenzia, altresì, notevoli propensioni di carattere sistematico e ricostruttivo. L’insieme di queste doti è stato riconfermato dalla discussione dei titoli e dalla lezione, che ha mostrato, assieme, efficacia e chiarezza didattica e brio nell’esposizione.
La Commissione auspica che il candidato sviluppi ulteriormente le qualità positive dimostrate in questa occasione e lo considera idoneo a ricoprire il ruolo di professore universitario di II fascia.