La Russia non riesce a entrare nella democrazia e come in passato si sbarazza per via giudiziaria dei suoi oppositori politici. Come prima di lui Chodorkovsij, oggi il Trubinale di Mosca ha emesso un'ordinanza di arresti domiciliari contro il principale leader anti-Putin, Alexey Navalny.
Condannato una settimana di carcere per aver partecipato a una manifestazione di protesta il 26 aprile nella capitale Russa, Naval'nyj è agli arresti domiciliari per un'altra inchiesta, non politica ovviamente. Come Chodorkovskij è infatti accusato di truffa, questa volta a scapito della società di cosmesi francese Yves Rocher. Assieme al fratello Oleg avrebbe sottratto alla filiale russa della compagnia francese 590.000 Euro.
Fino a ieri Naval'nyj aveva l'obbligo di firma e il divieto di lasciare la capitale russa. La sua partecipazione alla protesta del 26 ha dato la possibilità al Tribunale di trasformare in arresti domiciliari l'obbligo di firma.
Nel luglio 2013 Naval'nyj è stato già condannato a 5 anni con la condizionale per appropriazione indebita in una compravendita di legname, cosa che rende la sua posizione particolarmente vulnerabile.
La misura riferito via Twitter la sua portavoce Anna Veduta, sarà applicata fino al 28 aprile, con possibilità di proroga. In questo tempo Naval'nyj non potrà parlare con nessuno se non alla propria famiglia, né usare telefono o internet. Lo scenario si ripete. Ma questa volta sappiamo già la fine e forse potrà essere presa qualche misura prima della sua deportazione in un campo di lavoro.
Nel luglio 2013 Naval'nyj è stato già condannato a 5 anni con la condizionale per appropriazione indebita in una compravendita di legname, cosa che rende la sua posizione particolarmente vulnerabile.
La misura riferito via Twitter la sua portavoce Anna Veduta, sarà applicata fino al 28 aprile, con possibilità di proroga. In questo tempo Naval'nyj non potrà parlare con nessuno se non alla propria famiglia, né usare telefono o internet. Lo scenario si ripete. Ma questa volta sappiamo già la fine e forse potrà essere presa qualche misura prima della sua deportazione in un campo di lavoro.