Nel corso di questo lungo filmato si vede bene. Il luogo del delitto viene "pulito" con una pompa poche ore più tardi.
sabato 28 febbraio 2015
NEMCOV. IL LUOGO DEL DELITTO
Nel corso di questo lungo filmato si vede bene. Il luogo del delitto viene "pulito" con una pompa poche ore più tardi.
OMICIDIO NEMCOV
COME SI PUO' FACILMENTE CAPIRE DA QUESTE PRIME IMMAGINI, IL LUOGO DELL'AGGUATO A NEMCOV E' STATO GIA' INQUINATO DALLA PRESENZA DI PERSONE NON ADATTE A COMPIERE RILIEVI SCIENTIFICI.
venerdì 27 febbraio 2015
BORIS NEMCOV UCCISO
IL CORPO DI NEMCOV |
B
BORIS NEMCOV, uno dei maggiori rappresentanti dell'opposizione democratica e liberale al regime putiniano è stato ucciso pochi minuti fa a Mosca da un sicario che ha esploso diversi colpi di pistola da un'auto.
La perdita è gravissima e l'atto eversivo cambierà gli equilibri politici nel Paese, che da oggi non sarà più lo stesso.
Leader dell'opposizione democratica, amico e collega di Gari Kasparov, si era presentato più volte alle elezioni presidenziali, eera stato in passato Governatore di Nizhnij Novgorod e più volte deputato.
Nemcov aveva cominciato a dubitare della statura politica di Putin dopo la gestione contro i guerriglieri che presero di Beslan e il "Nord Ost", azioni nel corso delle quali erano state uccise decine di ostaggi. Uccise tanto dai terroristi, quanto dal maldestro, precipitoso e poco chiaro intervento delle forze di sicurezza. In quelle stesse occasioni la giornalista Anna Politkovskaja aveva cercato invano di proporsi come mediatrice, cominciando una lunga battaglia per la verità sulle guerre in Cecenia che si era conclusa con la sua uccisione, a Mosca, nell'ottobre 2008.
Nemcov è stato ucciso per le sue critiche a un'altra guerra, non dichiarata: quella in Dombass, Ucraina, dove le forze ribelli stanno combattendo da mesi per staccare la regione a Kiev con l'appoggio almeno diplomatico di Mosca. Dopo una parabola importante durante la Presidenza Eltsin, quando Nemcov era stato vice premier e poi il delfino del presidente, il giovane politico si era ritrovato in una Russia completamente diversa da quella degli anni 90 del secolo scorso: dicisionista, spavalda, aggressiva e poco propensa a sopportare ingerenze interne di qualsiasi tipo. Così, Anna Politkovskaja, così, adesso, Boris Nemcov.
Marconista
mercoledì 25 febbraio 2015
LE ANTENNE PUBBLICHE
Di oggi la notizia che Mediaset sarebbe interessata ai ponti
della Rai. E che il PD si indigna e protesta. In realtà le cose
stanno molto diversamente. La questione nacque circa un
anno fa, quando Renzi annunciò gli 80 euro.
Per pagarli indicò il taglio di 150 alla Rai e la vendita di
Rayway, ossia le antenne della Rai, che sono interamente a
capitale pubblico
I lavoratori Rai protestarono immediatamente,
scioperarono, denunciarono con Fico, presidente vigilanza
Rai, che dietro alla manovra c'era la volontà di una
controllata Mediaset, la Towers, di acquistare i ponti.
La protesta del PD è fuffa. Se poi, come dice
Bersani, il Milan acquisterà l'Inter, beh, di quello ce ne
faremo una ragione.
della Rai. E che il PD si indigna e protesta. In realtà le cose
stanno molto diversamente. La questione nacque circa un
anno fa, quando Renzi annunciò gli 80 euro.
Per pagarli indicò il taglio di 150 alla Rai e la vendita di
Rayway, ossia le antenne della Rai, che sono interamente a
capitale pubblico
I lavoratori Rai protestarono immediatamente,
scioperarono, denunciarono con Fico, presidente vigilanza
Rai, che dietro alla manovra c'era la volontà di una
controllata Mediaset, la Towers, di acquistare i ponti.
La protesta del PD è fuffa. Se poi, come dice
Bersani, il Milan acquisterà l'Inter, beh, di quello ce ne
faremo una ragione.
Etichette:
80 EURO,
ANTENNE,
GOVERNO RENZI,
MEDIASET,
RAI
SCUOLA DOCET
La
delegazione italiana. Così ci chiamano a Mosca. Siamo qui per una
settimana di aggiornamento. In verità nessuno degli altri colleghi
parla russo, ma questo è in fondo assai relativo, l'importante è
osservare il metodo di insegnamento. E tutti ne restano molto
colpiti. Come sono colpiti dagli strumenti a disposizione in ogni
aula (computer, stampante, scanner e lim, l'aula è del docente,
i ragazzi si spostano) e soprattutto il livello di preparazione degli
allievi. In tutte
le scuole visitate (cinque, una al giorno), di ogni grado. Per me non
c'è nulla di nuovo, ma comprendo lo stupore dei miei colleghi e in
ogni caso vedere l'insegnante russo all'opera impressiona anche me.
45 minuti di lezione (ritmi intensissimi) e 15 di pausa (con evidente
valore pedagogico; ve lo ricordate il recupero frazioni orarie? Ore
da 50 per problemi di trasporto, e per farci stare tutte le materie
senza sforare dalle 13:00, ma dato che sei pagato per 60, quei 10
minuti li devi recuperare, così sommati, passavi pomeriggi interi in
più a scuola). Al pomeriggio ci sono lezioni facoltative soprattutto
di lingue straniere, alle quali praticamente tutti gli studenti
partecipano. Ore pagate dallo Stato. Che dà anche incentivi
pecuniari. Ma non voglio soffermarmi su aspetti troppo tecnici, che
per altro si ritrovano anche in altri Paesi, né fare paragoni col
nostro sistema, sarebbe assurdo tanto sono distanti. Voglio
sottolineare solo due cose che hanno colpito la mia attenzione e che
mi fanno riflettere. La prima domanda comune ai colleghi: in tutte le
classi gli allievi sono perfettamente disciplinati, sempre attenti e
nessuno si è mai permesso di avere un atteggiamento non consono. Ma
che i ragazzi russi sono speciali? Sono tutti santi? Sono sotto
ipnosi? Sono così perché ci siamo noi? Non hanno anche loro casi di
allievi indisciplinati? Li hanno, li hanno, così come hanno i
genitori che difendono a spada tratta i propri figli. Ma il corpo
docente è compatto nell'azione educativa, sostenuti in
primis dal direttore della scuola (ancora me le ricordo le romanzine
del dirigente che neanche tanto velatamente intendevano che non si
può bocciare, altrimenti abbiamo i genitori contro e oltretutto non
si forma la classe perché non c'è il numero), scuola al cui
interno c'è permanentemente la figura dello psicologo che lavora
tanto coi docenti quanto con gli allievi... di quali classi? Fin
dalla primaria. Sottolineo: primaria. C'è una grandissima attenzione
per questa età. I problemi di disciplina, di comprensione
dell'importanza dello studio, dell'orgoglio che può derivare dal
sapere, del rispetto per la figura dell'adulto, per il materiale
della scuola, … vengono affrontati fin da piccoli. Dai bambini si
pretende. Con dolcezza, con fermezza, ma si pretende: i bambini
vanno educati. Dal corpo docenti compatto.
Il
secondo punto: la chiamata nelle scuole è diretta, il direttore
sceglie l'insegnante, non esistono graduatorie. Il mio dirigente e il
rappresentante del console italiano a Mosca designato al settore
scuola sono in visibilio. Come immagino molti altri presidi. Vige la
legge del più bravo. Abbasso i sindacati che intralciano (“e
questo è un problema che andrà affrontato”, sic), finalmente
avere le mani più libere per poter agire. Così la pensano. Se da un
lato posso capirlo a pensare a quanti fanno i furbi, presentando
certificati falsi firmati da medici compiacenti e molto altro,
dall'altro penso che i dirigenti trascurino che i docenti russi sono
seguiti costantemente nella formazione, non sono sbattuti in aula e
mo' t'arrangi, trascurino che i direttori hanno competenze (termine
tanto di moda) pedagogiche e didattiche e che ogni cinque anni devono
sostenere un esame (i docenti ogni tre), trascurino che per i
colleghi russi la scuola è un orgoglio non solo nell'esibire la
strumentazione in dotazione, ma nelle effettive capacità che gli
allievi dimostrano, trascurino o facciano finta di non capire molto
altro. A me alcune domande sono sorte, ma la tavola rotonda con tutti
i rappresentanti non è certo il luogo per porle. Aspetto. Mentre il
pulmino ci porta al prossimo impegno, chiacchiero con una docente
russa. Le chiedo: ma da voi non ci sono casi di mobbing? Risponde:
nella scuola c'è molta competizione e anche molta corruzione, spesso
entra chi deve entrare, l'amica, la parente, certo ci sono molti casi
di mobbing, ma il sindacato è abbastanza forte. Ecco, direi che, una
volta risolto il problema del sindacato, il sistema della chiamata
diretta, ché solo questo aspetto prenderebbero, si addice
perfettamente al nostro paese.
Detto
tutto ciò, dirò anche che è molto “comodo” farci visitare le
scuole migliori della città (sono 400 su più di 2000), quelle a cui
il governo dà molti incentivi in virtù degli standard raggiunti. Mi
piacerebbe molto visitare anche scuole fuori dal range, se non altro
per avere un quadro più completo di quella che è effettivamente la
realtà. Realtà moscovita, s'intende. Il Paese è immenso e
complesso.
martedì 24 febbraio 2015
Iscriviti a:
Post (Atom)