venerdì 27 febbraio 2015

BORIS NEMCOV UCCISO

IL CORPO DI NEMCOV 



















B
















































BORIS NEMCOV, uno dei maggiori rappresentanti dell'opposizione democratica e liberale al regime putiniano è stato ucciso pochi minuti fa a Mosca da un sicario che ha esploso diversi colpi di pistola da un'auto.

La perdita è gravissima e l'atto eversivo cambierà gli equilibri politici nel Paese, che da oggi non sarà più lo stesso.

Leader dell'opposizione democratica, amico e collega di Gari Kasparov, si era presentato più volte alle elezioni presidenziali, eera stato in passato Governatore di Nizhnij Novgorod e più volte deputato.

Nemcov aveva cominciato a dubitare della statura politica di Putin dopo la gestione contro i guerriglieri che presero di Beslan e il "Nord Ost", azioni nel corso delle quali erano state uccise decine di ostaggi. Uccise tanto dai terroristi, quanto dal maldestro, precipitoso e poco chiaro intervento delle forze di sicurezza. In quelle stesse occasioni la giornalista Anna Politkovskaja aveva cercato invano di proporsi come mediatrice, cominciando una lunga battaglia per la verità sulle guerre in Cecenia che si era conclusa con la sua uccisione, a Mosca, nell'ottobre 2008.
Nemcov è stato ucciso per le sue critiche a un'altra guerra, non dichiarata: quella in Dombass, Ucraina, dove le forze ribelli stanno combattendo da mesi per staccare la regione a Kiev con l'appoggio almeno diplomatico di Mosca. Dopo una parabola importante durante la Presidenza Eltsin, quando Nemcov era stato vice premier e poi il delfino del presidente, il giovane politico si era ritrovato in una Russia completamente diversa da quella degli anni 90 del secolo scorso: dicisionista, spavalda, aggressiva e poco propensa a sopportare ingerenze interne di qualsiasi tipo. Così, Anna Politkovskaja, così, adesso, Boris Nemcov.






Marconista

Nessun commento: