lunedì 2 febbraio 2015

WINSTON CHURCHILL'S BOY

OMICIDIO A NEW YORK

William Klinger, uno storico di Rijeka, la già italiana Fiume, è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa sabato a pochi chilometri da qui, nel quartiere Queens, a New York, dove si trovava per una serie di conferenze.

Non conoscevo il collega se non di nome. Da sempre si occupava di storia della Jugoslavia titina e di quella della sua città, Fiume, alla quale aveva dedicato due monografie.

Il presunto assassino, un cittadino americano di origini slave, Alexander Bonich di 49 anni, è stato arrestato.

AGGIORNAMENTO

Secondo gli inquirenti Bonich avrebbe confessato. Il movente sarebbe stato un affare privato andato male, una questione di soldi. Dunque, la storia, Tito e la polizia politica jugoslavia, non avrebbero nulla a che fare con il delitto, cosa che in un primo tempo era stata velatamente ipotizzata dai media italiani, molto portati, per naturale inclinazione, alla dietrologia.


Su wiki la voce, solo in inglese, è stata aggiornata poche ore fa.

Klinger was born on 24 September 1972 in Rijeka[2], but the family originates from Pakrac. He graduated summa cum laude from the University of Trieste in 1997 with a BA in history, while attending also the University of Klagenfurt due to a stipend he received from the Austrian government. He gained masters degree at the Central European University in Budapest and doctoral degree at the European University Institute in Florence, where he wrote his doctoral dissertation titled "Negotiating the Nation: Fiume, from Autonomism to State making 1848-1924".[1]
Klinger lived in the Italian town of Gradisca d'Isonzo. An independent researcher, he was employed by the Centro di Ricerche Storiche di Rovigno (Center for Historical Research of Rovinj).[1]
Beside his native Croatian and Italian, Klinger also spoke EnglishFurlanRussian and Slovene.[1]
He was found shot in the head on 31 January 2015 in Astoria Park in New York City, where he was attending a conference on the former Yugoslavia, the Second World War and the post-war Balkans.[3] Klinger died of his wound in Elmhurst Hospital, where he was taken after he was found lying near the park’s public pool.[4]

La bibliografia era alquanto vasta.

  • “Antonio Grossich e la nascita dei movimenti nazionali a Fiume”, Quaderni, Centro ricerche storiche Rovigno, 1999 (XII).
  • “La genesi dei movimenti nazionali a Fiume”, in Fiume nel secolo dei grandi mutamenti; Atti del convegno, Edit, Fiume 2001.
  • “Cesare Durando: frammenti della corrispondenza consolare (1887)”, Atti, Volume XXXII, Centro ricerche storiche Rovigno, 2002.
  • “La Carta del Carnaro: una costituzione per lo “Stato libero di Fiume (1920)”, Quaderni, Volume XIV, Centro ricerche storiche Rovigno, 2003.
  • “La storiografia di Fiume (1823 - 1924): una comunità immaginata?” Quaderni, Volume XV, Centro ricerche storiche Rovigno, 2004.
  • “Dorotićeva policijska izvješća o Adamiću”, in Adamićevo Doba (1780. - 1830.) Vol. I Muzej grada Rijeke, Rijeka, 2005, pp. 223–231.
  • “Adamić i Hudelist: Doba restauracije”, in Adamićevo Doba (1780. - 1830.) Vol. I Muzej grada Rijeke, Rijeka, 2005, pp. 233–239.
  • “Prva globalizacija: kolonijalna ekspanzija i privilegirane trgovačke kompanije”, in Adamićevo Doba (1780. - 1830.) Vol. II, Muzej grada Rijeke, Rijeka, 2006.
  • “Emilio Caldara e Fiume”, Quaderni, Centro ricerche storiche Rovigno, 2006 (XVII): 445-480.
  • “Quando è nazione? Una rivisitazione critica delle teorie sul nazionalismo”, Quaderni, Centro ricerche storiche Rovigno, 2006 (XVII): 399-420.
  • “Le macchinazioni ragusee da repristinazione della loro Repubblica vanno sempre più realizzandosi: la tentata restaurazione della Repubblica di Ragusa nel 1814”,Atti, Centro ricerche storiche Rovigno, 2009 (XXXVIII): 127-160.
  • “Nascita ed evoluzione dell’apparato di sicurezza jugoslavo: 1941-1948”, Fiume - Rivista di studi adriatici, 2009 (19): 13-49.
  • “Lussino, dicembre 1944: operazione “Antagonise”, Quaderni, Centro ricerche storiche Rovigno, 2009 (XX)
  • “A.L.Adamich nei rapporti della Polizei-Hofstelle del 1810, Atti, Centro ricerche storiche Rovigno, 2009 (XXXIX): 331-358.
  • “Roberto Oros di Bartini (Fiume 1897 - Mosca 1974)”, La Ricerca, Centro ricerche storiche Rovigno, 2009.
  • “Alcune considerazioni sulla guerra partigiana jugoslava 1941-1945”, Fiume - Rivista di studi adriatici 2010 (21): 107-117.
  • “Josip Broz Tito (1892-1980): un’intervista con Geoffrey Swain”, Quaderni, Centro ricerche storiche Rovigno, 2010 (XXI): 377-425.
  • “Note sulla presenza storica della Foca monaca nell'Adriatico”, La Ricerca, Centro di ricerche storiche – Rovigno 2010 (57): 6–10.
  • “Due memoriali inediti di Riccardo Zanella al Consiglio dei ministri degli esteri di Londra del settembre 1945”, Fiume. Rivista di studi adriatici 2011 (23): 61 - 68.
  • “Giuseppe Ludovico Cimiotti (1810-1892) e le problematiche origini della storiografia fiumana”, Fiume. Rivista di studi adriatici 2011 (24): 49 - 64.
  • “Nazionalismo civico ed etnico in Venezia Giulia”, Ricerche Sociali, Centro di ricerche storiche – Rovigno 2011 (18):39-45
  • “Le origini dei consigli nazionali: una prospettiva euroasiatica”, Atti, Centro di ricerche storiche – Rovigno 2011 (XXXX): 435-473.
  • GERMANIA E FIUME La questione fiumana nella diplomazia tedesca (1921-1924), Deputazione di Storia Patria per la Venezia Giulia, Trieste, 2011.
  • “La Cunard nel Quarnero: la linea Fiume - New York (1904-1914)”, Quaderni 2011 (XXII): 7-45.
  • “Catture di Squalo Bianco (Carcharodon carcharias, Linnaeus, 1758) nel Quarnero 1872 – 1909”, Atti, Centro di ricerche storiche – Rovigno 2011 (XLI): 479-524.
  • “A vent’anni dalla dissoluzione della Jugoslavia: le radici storiche”, Fiume. Rivista di studi adriatici 2012 (25): 67 - 71.
  • “Crepuscolo adriatico. Nazionalismo e socialismo italiano in Venezia Giulia (1896 – 1945)”, Quaderni, Centro ricerche storiche Rovigno, 2012 (XXIII): 79 - 126.
  • IL TERRORE DEL POPOLO Storia dell'OZNA, la polizia politica di Tito, Italo Svevo, Trieste, 2012.
  • “Dall’autonomismo alla costituzione dello Stato - Fiume 1848-1918”, in Forme del politico. Studi di storia per Raffaele Romanelli, a cura di Emmanuel Betta, Daniela Luigia Caglioti, Elena Papadia, Viella, Roma 2012: 45 - 60.
  • “Continuity Man: la visita di Stane Dolanc a Londra nel 1977”, la battana, 187 (2013): 77 - 90.
  • “Organizzazione del regime fascista nella Provincia del Carnaro (1934-1936)”, Quaderni, Centro ricerche storiche Rovigno, 2013 (XXIV): 191 - 210.
  • with Denis Kuljiš TITO - NEISPRIČANE PRIČE, Nezavisne novine, Banja Luka, 2013.
  • (in press) “L’irredentismo impossibile: Fiume e l'Italia (1823 – 1923)”, Atti e memorie della Società dalmata di storia patria, Roma 2013 (XXXV):
  • (in press) “Jugoslavismo e nazionalismo nel carteggio Milovan Đilas - Mate Meštrović (1961-1981)”, Ricerche Sociali, Centro di ricerche storiche – Rovigno 2014 (21):
  • (in press) “Socialismo e questione adriatica dalla Grande guerra al Secondo conflitto mondiale”, Perugia, 2014.
  • (in press) “Un fronte unico da Trieste a Salonicco: La Venezia Giulia nella «Federazione Balcanica» (1918 – 1928)” Quaderni, Centro ricerche storiche Rovigno, 2014 (XXV):

MEMORIA IN TEMPO REALE

Con il suo permesso, pubblichiamo la lettera che Vittorio Terracina ha inviato al ministro degli Esteri Gentiloni dopo la cancellazione della cerimonia per il giorno della Memoria, prevista al Consolato italiano di New York il 27 gennaio. Mentre a Washington tutto si svolgeva regolarmente, a NY causa maltempo il mattino del 27 la rappresentanza italiana decideva di cancellare l'iniziativa, che consiste nel leggere i nomi delle vittime ad alta voce. Due persone si erano comunque presentate. 
La possibilità di rimandarla di un giorno o una settimana non è stata presa in considerazione o, comunque, è stata scartata. Il 29 gennaio, durante l'iniziativa all'Università di New York la Console Generale si è detta certa che il prossimo anno tutto si svolgerà come previsto.




Egregio Ministro,
sono un cittadino italiano che vive da anni a New York.
Mi permetto di disturbarla per raccontarle fatti poco piacevoli in merito alla celebrazione del Giorno della Memoria.
Su decisione della Sig.ra Console, del Consolato Generale d'Italia di NY, nell'anno 2013 la celebrazione del Giorno della Memoria venne posticipato al 28 gennaio poiché la data del 27 cadeva di domenica.
Quest'anno invece la Giornata della Memoria é stata totalmente CANCELLATA, adducendo, come si puó leggere sul sito del Consolato, a problemi metereologici.
Da cittadino prima italiano e poi ebreo reputo inammissibile tale decisione e chiedo cortesemnte che vengano presi provvedimenti a riguardo.
Oltre al Consolato, la Casa Zerilli-Marimó , l'Universitá Calandra e l'Istituto Levi avrebbero dato la loro collaborazione e disponibilitá, ma la decisione finale perché la commemorazione avvenisse, spettava esclusivamente al Consolato.
Resto in attesa di un Vostro cortese riscontro e rimango a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione

Cordiali Saluti
Vittorio Terracina