venerdì 27 gennaio 2012

Dimissioni di Martone, genio e prestigio per l'Università Italiana

Mattia Persiani, presidente della
commissione di Siena che fece Martone professore
ordinario a 29 anni
Michel Martone è professore ordinario in IUS/07, ossia Diritto del Lavoro (un altro giuslavorista, come Giacomo Matteotti, che però stava dalla parte dei lavoratori e non del padrone), nel Dipartimento di Scienze Giuridiche privatistiche all'Università di Teramo.
La sua carriera universitaria è stata un fulmine di guerra.
A 23 anni  dottorando di ricerca (appena laureato, quindi). A 26 anni  ricercatore di ruolo, a 27 professore associato e a 29 professore ordinario. Il padre, Antonio Martone, è un giudice importante, consulente del governo Berlusconi, presidente dell'Authority scioperi e della "commissione antifannulloni".
Il concorso con cui Martone vinse da Ordinario si svolse a Siena. La  commissione del concorso era presieduta da Mattia Persiani, con il quale Martone si è laureato con 110/110 ( media di 29/30). 
Se su google si cercano i libri di Michel Martone, troviamo solo "Governo dell'Economia e Azione sindacale", del 2006.

Ma ecco l'intera relazione finale del concorso di Martone. Purtroppo quelle per professore associato e ricercatore non sono riuscito a trovarle, ma non appena ne sarò in possesso le pubblicherò. Forse sono ancora più interessanti.


Di Martone, Marconista chiede le dimissioni. Mica per la carriera universitaria, ma per la sua dichiarazione sugli "sfigati". Da italiota meschino, forte con i deboli e probabilmente debole con i forti.




UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI SIENA
Oggetto: Relazione finale della commissione giudicatrice della procedura di valutazione comparativa per il reclutamento di un Professore Ordinario del settore scientifico disciplinare IUS/07 della Facoltà di Economia “RICHARD M. GOODWIN” dell’Università di Siena.
La Commissione Giudicatrice della procedura di valutazione comparativa per il reclutamento di un Professore Ordinario del settore scientifico disciplinare IUS/07 della Facoltà di Economia “RICHARD M. GOODWIN” dell’Università degli Studi di Siena, bandita con D.R. n. 284 del 27 dicembre 2001, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 28 dell’11 gennaio 2002 costituita da:
Prof. Mattia Persiani Prof. Roberto Pessi Prof. Franco Liso Prof. Marcello Pedrazzoli Prof. Silvana Sciarra
Presidente Membro Membro Membro Segretario
Al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Siena
si è riunita nei seguenti giorni 29 gennaio e 7 luglio 2003 presso l’Istituto di Diritto Privato dell’Università di Roma “La Sapienza”.
La Commissione ha tenuto complessivamente n. due adunanze ed ha concluso i lavori il giorno 7 luglio 2003, come risulta dagli allegati verbali.
Nella prima adunanza si è provveduto: a) ad eleggere il Presidente ed il Segretario nelle persone dei Proff. Mattia Persiani e Silvana
Sciarra; b) a far dichiarare ai commissari che non si trovano in situazioni di incompatibilità ai sensi
dell’art. 51 del C.P.C. ed, in particolare, in rapporto di parentela o di affinità, fino al 4°
grado incluso, fra di loro o con i candidati; c) a predeterminare i criteri di massima da adottare nella procedura di valutazione
comparativa.
I candidati che hanno presentato domanda di partecipazione alla procedura sono: - Giovanni ARRIGO - Franca BORGOGELLI
- Gisella DE SIMONE - Marco MARAZZA - Michel MARTONE - Rosario SANTUCCI - Franco SCARPELLI - Stefania SCARPONI
I candidati: Gianni ARRIGO, Gisella DE SIMONE, Marco MARAZZA, Franco SCARPELLI, Rosario SANTUCCI, Stefania SCARPONI in date diverse, hanno rinunciato a partecipare al concorso come riportato in allegato ai diversi verbali.
Dall’esame dei titoli e delle pubblicazioni ciascun commissario ha tratto il proprio personale giudizio e la Commissione il proprio giudizio collegiale, su ogni candidato, giudizi che sono riportati nell’allegato “A” di questa relazione, quale parte integrante della stessa, unitamente ai profili di carriera stilati collegialmente dalla Commissione.
Non si è provveduto a convocare alcun candidato a sostenere la prova didattica in quanto tutti gà rivestono la qualifica di professore associato.
La Commissione ha, quindi, effettuato la comparazione dei giudizi dei singoli commissari, pervenendo collegialmente e all’unanimità, alla formulazione dei giudizi complessivi che sono riportati nell’allegato “B” di questa relazione, come parte integrante della medesima.
La Commissione, dopo la rilettura dei giudizi individuali e collegiali e dopo ampia discussione e comparazione degli stessi è passata alla votazione che ha dato i seguenti risultati:
candidato Franca Borgogelli voti 5 candidato Michel Martone voti 4
In base ai risultati delle votazioni sono stati dichiarati idonei i candidati di seguito riportati in ordine alfabetico: - FRANCA BORGOGELLI - MICHEL MARTONE
Letto approvato e sottoscritto.
Roma, 7 luglio 2003
La Commissione: Prof. Mattia Persiani Prof. Roberto Pessi Prof. Franco Liso Prof. Marcello Pedrazzoli Prof. Silvana Sciarra
Presidente Membro Membro Membro Se gretario
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ALLEGATO A alla Relazione Finale PROFILI DI CARRIERA
Candidato FRANCA BORGOGELLI:
POSIZIONE ATTUALE - Professore associato di Diritto del lavoro nella Facoltà di Economia dell’Università
degli Studi di Siena dal 1° ottobre 2000.
TITOLI DI STUDIO - 1970: diploma di maturità classica (60/60) - 1975: laurea in Scienze Politiche alla Università degli Studi di Milano con tesi in
diritto del lavoro, relatore Professor Carlo Smuraglia (110/110 e lode). - 1982: laurea in Giurisprudenza alla Università degli Studi di Milano con tesi in diritto del lavoro, relatore Professor Aldo Cessari (110/110 e lode). Alla tesi di laurea
è attribuita la dignità di stampa.
PERCORSO DI CARRIERA E ATTIVITA’ DIDATTICA - 1975-1979: “addetta alle esercitazioni” presso la Cattedra di Diritto del lavoro della
Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Milano (titolare, Professor
Carlo Smuraglia). - 1979-1980: titolare di una borsa annuale di ricerca presso l’Istituto di Diritto del
lavoro e politica sociale della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi
di Milano, diretto dal Professor Carlo Smuraglia. - 1981-1982: attività didattica e di ricerca presso l’Istituto di Diritto del lavoro e
politica sociale della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di
Milano. - 1983-1986: ricercatore di Diritto del lavoro presso il medesimo Istituto di Diritto del
lavoro e politica sociale. - 1986-1991: ricercatore confermato presso il medesimo Istituto. - 1991-2000: ricercatore confermato di Diritto del lavoro presso il Dipartimento di
Diritto dell’economia della Facoltà di Economia della Università degli Studi di Siena
e titolare per supplenza di tale insegnamento nella medesima Facoltà. - Dall’anno accademico 1996/1997 all’anno accademico 1998/1999 ha ricoperto per supplenza l’insegnamento di Diritto sindacale (contrattazione collettiva) al Diploma Universitario in Relazioni Industriali della Facoltà di Scienze Politiche “Cesare
Alfieri” dell’Università degli Studi di Firenze (sede di Prato). - Dall’anno accademico 1999/2000 ricopre per supplenza l’insegnamento di Diritto del
lavoro nei Diplomi universitari in “Economia e Amministrazione delle Imprese” e in “Commercio Estero” della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Siena (sede di Arezzo).
- Dall’anno accademico 1991/1992 all’anno accademico 2001/2002 è stata docente alla Scuola di Specializzazione per la Formazione di Funzionari e Dirigenti pubblici dell’Università degli Studi di Siena, e dall’anno accademico 1994/1995 responsabile dell’Area disciplinare “Contrattazione collettiva”.
- Dall’anno accademico 2002/2003 coordinerà ilmodulo specialistico “Gestione delle risorse umane” del Master in “Dirigenza delle Amministrazioni decentrate” dell’Università degli Studi di Siena.
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Negli anni accademici in cui ha prestato servizio alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Milano l’attività didattica è consistita nello svolgimento di esercitazioni e seminari, in particolare su tematiche giurisprudenziali, nella cura delle tesi, nella partecipazione alle commissioni di esame di Diritto del lavoro; dopo la conferma nel ruolo di ricercatore anche nella partecipazione alle commissioni di laurea in qualità di relatore e alle commissioni degli esami di Teoria generale del diritto e di Diritto penale del lavoro.
Nell’ambito dell’attività di insegnamento nella Facoltà di Economia dell’Università di Siena:
ha organizzato e diretto, anche in collaborazione con il titolare della cattedra Jean Monet di Diritto comunitario del lavoro, numerosi seminari ai quali hanno partecipato professori di Università italiane e straniere; è stata curatore e relatore di un numero molto elevato di tesi di laurea; ha svolto le funzioni di membro del Comitato per la didattica del Corso di laurea in Economia delle Amministrazioni Pubbliche e delle Istituzioni Internazionali e del Comitato per la didattica dei Diplomi universitari in “Economia e Amministrazione delle Imprese” e in “Commercio estero”.
Avendo sempre optato per il tempo pieno ha partecipato a numerose commissioni istituite dalle Facoltà di appartenenza.
ATTIVITA’ DI FORMAZIONE IN AMBITO EXTRAUNIVERSITARIO A partire da quando era ricercatore nell’Università di Milano ha svolto seminari e
lezioni nell’ambito di corsi organizzati da vari soggetti pubblici e privati; tra gli altri: Ministero del lavoro, Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, Regione Lombardia, Regione Toscana, Regione Emilia Romagna, Provincia di Bologna, Provincia di Siena, Provincia di Firenze, Aziende sanitarie, Organizzazioni sindacali, Centro Europeo per le Relazioni Industriali. Durante gli anni 1997-98-99 ha svolto lezioni e un seminario di approfondimento nel Corso formativo per i funzionari del Comune di Firenze organizzato dal Dipartimento di Diritto pubblico dell’Università di Firenze.
ATTIVITA’ DI RICERCA PRESSO ALTRI SOGGETTI PUBBLICI - 1978-1980: attività di ricerca presso l’Ufficio legislativo del Consiglio Regionale
della Lombardia; - 1992-2002: responsabilità di coordinamento e direzione in ricerche commissionate da
Istituzioni pubbliche al Dipartimento di Diritto dell’Economia e alla Scuola di Specializzazione dell’Università di Siena. In particolare sui temi: la valutazione degli inquadramenti e delle progressioni di carriera dei dipendenti della Regione Toscana alla luce del principio di pari opportunità; la gestione degli strumenti di flessibilità nei distretti; l’efficacia delle normative di incentivo all’imprenditoria femminile; la riforma dei servizi per l’impiego; l’utilizzo degli “ammortizzatori sociali” nella Regione Toscana; gli effetti occupazionali della dinamica di lungo periodo nel settore bancario.
Candidato MICHEL MARTONE:
Nel 1997 consegue la laurea in Giurisprudenza, presso l’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, con una tesi sui “Profili di attualità della subordinazione”, relatore il Prof. Matteo Dell’Olio: votazione di 110/110 e lode, media finale 29/30.
Vincitore di una Borsa di studio all’esame di ammissione al primo anno della scuola di specializzazione in Diritto Sindacale del Lavoro e della Previdenza Sociale dell’Università degli Studi Roma “La Sapienza”.
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Inizia a collaborare all’attività didattica e scientifica e viene nominato “cultore della materia” presso la II° Cattedra di Diritto del Lavoro del Prof. Matteo Dell’Olio presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”.
Nel 1998 è nominato docente di “Diritto del lavoro”, presso il corso di formazione professionale dell’Unione industriali di Roma.
Inizia a collaborare all'attività scientifica e didattica della I° Cattedra di Diritto del lavoro del Prof. Mattia Persiani presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”.
Docente di “Storia del diritto del lavoro e del movimento sindacale” presso il corso di Diploma universitario per Consulenti del lavoro della Facoltà di Giurisprudenza della LUMSA, per l’anno accademico 1998/1999.
Curatore della Rassegna mensile della giurisprudenza della Corte di Cassazione del sito internet dell’Ordine Nazionale dei Consulenti del lavoro:www.consulentidellavoro.it/edicola/cassazione/cassazione.
Idoneo agli esami del primo anno della Scuola di Specializzazione in Diritto Sindacale del Lavoro e della Previdenza Sociale dell’Università degli Studi Roma “La Sapienza”, con giudizio “lodevole” e con voto 30/30 sul corso monografico prescelto.
Vincitore del Dottorato di Ricerca in “Diritto sindacale e del lavoro” (XIV° ciclo) presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia (tutor: Prof. Salvatore Hernandez).
Inizia a collaborare con la cattedra di Diritto del lavoro del Prof. Salvatore Hernandez presso la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”.
Collabora con la redazione delle riviste “Il diritto del lavoro” e “Giurisprudenza del lavoro nel Lazio”.
Nel 1999 è vincitore di una Borsa di studio per la partecipazione al XVII° Seminario internazionale in Diritto del lavoro comparato presso la Certosa di Pontignano; in tale occasione è stato relatore all’incontro sulle “Fonti del diritto del lavoro comunitario”.
Viene nominato cultore della materia e collabora all'attività scientifica e didattica della cattedra di "Diritto del lavoro" del Prof. Giampiero Proia, per l’anno accademico 1999/2000, presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Teramo.
Docente di “Storia del diritto del lavoro e del movimento sindacale”, presso il corso di Diploma universitario per Consulente del lavoro della Facoltà di Giurisprudenza della LUMSA per l’anno accademico 1999/2000.
Viene nominato “Tutor” presso la Scuola di Specializzazione in diritto sindacale del lavoro e della previdenza sociale dell’Università degli studi di Teramo.
Nel 2000 è vincitore del concorso per il posto di Ricercatore universitario presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli studi di Teramo, settore scientifico disciplinare N07X.
Docente a contratto di "Rapporti speciali di lavoro" presso il Master di Specializzazione per consulenti del lavoro presso la Libera Università "Maria Santissima Assunta" di Taranto.
Docente a contratto di “Storia del diritto del lavoro e del movimento sindacale” presso il corso di Diploma universitario per Consulente del lavoro della Facoltà di Giurisprudenza della LUMSA, per l’anno accademico 2000/2001.
Docente di "Diritto del lavoro" presso il corso di Diploma universitario in Operatore giuridico d'impresa, della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Macerata, per l'anno accademico 2000/2001.
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Titolare dell’insegnamento di “Diritto del lavoro II” presso la Scuola di Specializzazione in Diritto Sindacale, del Lavoro e della Previdenza Sociale dell’Università degli Studi di Teramo per l’anno accademico 2000/2001.
Nel 2001 è vincitore del concorso per il posto di professore universitario di seconda fascia bandito dalla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Teramo, per il settore scientifico disciplinare N07X.
Titolare della cattedra di “Diritto sindacale” presso il Corso di laurea in Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Teramo, dall’anno accademico 2001/2002.
Titolare dell’insegnamento di “Diritto del lavoro” presso il Corso di laurea in Operatore giuridico e dei servizi giudiziari dell’Università degli Studi di Teramo, per l’anno accademico 2001/2002.
Titolare dell’insegnamento di “Diritto sindacale” presso il Corso di laurea in Consulente del lavoro dell’Università degli Studi di Teramo, per l’anno accademico 2001/2002.
Titolare dell’insegnamento di “Diritto del lavoro II” presso la Scuola di Specializzazione in Diritto Sindacale, del Lavoro e della Previdenza Sociale dell’Università degli Studi di Teramo per l’anno accademico 2001/2002.
Professore a contratto di “Storia del diritto” presso il Corso di laurea in Consulente del lavoro e Operatore della pubblica amministrazione (classe 02 scienze dei servizi giuridici) della Libera Università Maria SS. Assunta di Roma (LUMSA), per l’A.A. 2001/2002.
Docente a contratto presso il master in Giurista di impresa, Università degli Studi di Roma – Roma tre, per l’anno accademico 2001/2002.
Docente a contratto presso il master in Contratto europeo dell’Università degli Studi di Roma – Roma tre per l’anno accademico 2001/2002. Membro del comitato di redazione della rivista “Argomenti di diritto del lavoro”.
Nel 2002 è titolare dell’insegnamento di “Diritto sindacale” presso il Corso di laurea in Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Teramo, per l’anno accademico 2002/2003; dell’insegnamento di “Diritto sindacale” presso il Corso di laurea in Consulente del lavoro dell’Università degli Studi di Teramo, per l’anno accademico 2002/2003; dell’insegnamento di “Diritto del lavoro II” presso la Scuola di Specializzazione in Diritto Sindacale, del Lavoro e della Previdenza Sociale dell’Università degli Studi di Teramo per l’anno accademico 2002/2003.
Professore a contratto di “Storia del diritto” presso il Corso di laurea in Consulente del lavoro e Operatore della pubblica amministrazione (classe 02 scienze dei servizi giuridici) della Libera Università Maria SS. Assunta di Roma (LUMSA), per l’anno accademico 2002/2003.
Docente a contratto presso il master in Contratto europeo dell’Università degli Studi di Roma – Roma tre per l’anno accademico 2002/2003.
GIUDIZI INDIVIDUALI RELATIVI AI TITOLI ED ALLE PUBBLICAZIONI
CANDIDATO FRANCA BORGOGELLI GIUDIZI INDIVIDUALI
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􏰀 La Prof. Silvana Sciarra esprime il seguente giudizio:
La candidata presenta un solido curriculum accademico, che abbraccia numerose esperienze didattiche e scientifiche, in diverse sedi universitarie. Laureatasi a Milano in Scienze Politiche ed in Giurisprudenza, dapprima ricercatore (1983) nell’Istituto di Diritto del lavoro della Facoltà di Scienze Politiche, Università di Milano, si trasferisce nel 1991 a Siena, nel Dipartimento di Diritto dell’economia, della Facoltà di Scienze Economiche. Per quasi un decennio svolge in tale Facoltà un ruolo centrale nello sviluppo e nell’espansione del Diritto del lavoro, sia sul piano didattico, sia sul piano scientifico, in ciò rispondendo in pieno alle aspettative della comunità accademica che l’aveva invitata a trasferirsi.
Diviene Professore associato nel 2000 ed avvia una intensa attività di insegnamento anche in altre sedi (Firenze-Prato, Arezzo) e presso la Scuola di Specializzazione per la Formazione di Funzionari e Dirigenti Pubblici dell’Universita di Siena, contribuendo in modo encomiabile alla visibilità di una istituzione moderna ed apprezzata anche al di fuori della Toscana. Il coordinamento dell’area ‘Contrattazione collettiva’ presso la Scuola ed ora di un modulo specialistico nel Master ‘Dirigenza delle Amministrazioni decentrate’ coincidono con il rafforzamento di un interesse nella materia del lavoro pubblico, dimostrato nella produzione e nella ricerca scientifica. Di quest’ultima si dà conto sia nei titoli depositati, sia nella ricerca successiva alla presentazione della domanda.
E’ autrice di oltre 40 pubblicazioni, apparse nell’arco di oltre un ventennio.
La prima monografia in tema di lavoro femminile (1987) inaugura uno dei filoni di ricerca che la candidata ha continuato ad alimentare con numerose pubblicazioni successive. Con la sua vasta produzione si colloca fra le voci più autorevoli della dottrina italiana sui temi della parità di trattamento fra uomo e donna, ma anche sui temi delle azioni positive, dei consiglieri di parità, della tutela del posto di lavoro nella disciplina dei congedi parentali, con ampia attenzione alla giurisprudenza della Corte di Giustizia, oltre che alle fonti di diritto europeo. Su questi temi la candidata presenta anche pubblicazioni in lingua tedesca ed inglese.
La seconda monografia (1998) dimostra l’abilità della candidata in una materia complessa, quale è quella del diritto di sciopero, con attenzione rivolta sia alla sua definizione, sia alla disciplina dell’esercizio. Questo lavoro rivela una forte propensione alla comprensione dell’evoluzione giurisprudenziale, collocata in un coerente quadro di teoria generale del diritto. Si segnala che la produzione della candidata, oltre ad una incursione nel diritto comparato (1996), copre anche il tema dello sciopero nei servizi pubblici essenziali, fino alle modifiche introdotte nel 2000.
Un altro campo in cui la candidata ha dimostrato competenza e rigore è quello del lavoro pubblico. Le sue pubblicazioni si snodano con continuità sin dal 1996. Nei recenti scritti in materia di conciliazione ed arbitrato si coglie l’interesse ed il respiro di un lavoro monografico in corso di elaborazione.
Gli interessi scientifici della candidata appaiono differenziati ed in progressiva espansione, a conferma di una maturità sempre crescente ed ora acquisita in modo completo. Promettente appare anche la ricerca in corso, annunciata nella documentazione allegata alla domanda e nel frattempo già disponibile in stampa. In sintesi, la candidata si dimostra brillante e matura, confermando le sue doti di instancabile protagonista in molteplici attività didattiche ed in seminari internazionali, nonché di giurista rigorosa, padrona di un linguaggio tecnicamente corretto, originale nei temi prescelti, acuta ed indipendente nei giudizi espressi sul dato normativo, come su quello giurisprudenziale e dottrinale.
􏰀 Il Prof. Marcello Pedrazzoli esprime il seguente giudizio:
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La candidata, attiva in due sedi e facoltà dal 1977, ha operato con una presenza corposa come ricercatrice (dal 1983, a Scienze Politiche di Milano e poi, dal 1991, nella Facoltà di Scienze Economiche di Siena, dove svolge da più di dieci anni una intensa attività didattica). Divenuta professore associato nel 2000, ha incrementato le sue prestazioni di insegnamento anche al di fuori di Siena e presso Scuole di Specializzazione.
Le pubblicazioni della candidata (una quarantina, in quasi 25 anni) abbracciano diversi temi, ma sono focalizzate specialmente sul lavoro della donna, le discriminazioni di sesso e le azioni positive, sul diritto di sciopero, nonché, dopo il 2000 e anche in prospettiva, sulla conciliazione ed arbitrato. Pure altri temi sono trattati dalla candidata, ad es. quelli del lavoro nelle pubbliche amministrazioni e dei congedi parentali. Non manca la sensibilità verso tematiche comunitarie e sono presentati anche due scritti in lingua straniera.
La prima monografia (1987) riflette più propriamente i risultati di una ricerca sul campo. In essa viene offerta una ricognizione ordinata e sistematizzata del contenuto della contrattazione aziendale milanese (lungo una decina d’anni), in punto ai vari profili e alle varie ripercussioni in materia di lavoro femminile.
Più impegnata e impegnativa la seconda monografia, su Sciopero e modelli giuridici (1998), nella quale l’esigenza di chiarimento premessa non pare tuttavia svilupparsi in indicazioni adeguate. Viene fortemente sostenuta l’idea di attribuire ai soggetti collettivi concretamente scioperanti un potere di “autodefinizione”, che sarebbe costituzionalmente avallato ex art. art. 40 Cost. Considerata la disciplina vigente nel settore dei servizi essenziali, la candidata avrebbe potuto forse emanciparsi da una ipostasi dello sciopero come definito in modo monolitico e onnivalente, secondo un’impostazione che preclude la prospettazione di diversi modelli, pur ricercata. Nonostante questi rilievi, per la padronanza dei problemi che nel complesso viene dimostrata e per la scorrevolezza di scrittura, l’opera appare una significativa prova della maturità scientifica raggiunta dalla candidata.
Promettente spessore presenta, al proposito, un articolo in materia di conciliazione ed arbitrato, apparso in Lavoro e diritto 2000. Le indagini su questo tema, anche successivamente coltivate, configurano un interesse che è auspicabile trovi sviluppo in una eventuale monografia.
La candidata mostra, conclusivamente, una certa varietà di interessi, pur nella preminenza del tema del lavoro femminile, sul quale, del resto, per la qualità e intensità degli interventi, ha acquisito una notevole considerazione. La trattazione dei temi affrontati appare approfondita ed adeguata nei riscontri, con buona comprensione del dato normativo e giurisprudenziale e adeguato uso degli strumenti concettuali. La continuità, esclusività e dedizione alla attività didattica nel corso della sua intera carriera, è ulteriore elemento che consente di formulare per la candidata un giudizio complessivamente positivo, che la rende meritevole di essere presa in considerazione ai fini della valutazione comparativa.
􏰀 Il Prof. Franco Liso esprime il seguente giudizio:
Laureatasi con il massimo dei voti nel 1982, la candidata nel 1983 è stata nominata ricercatore presso l’Istituto di Diritto del lavoro della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Milano. Nel 1991 si è trasferita a Siena, presso il Dipartimento di Diritto dell’economia della Facoltà di Scienze Economiche ottenendo l’insegnamento per supplenza dell’insegnamento di diritto del lavoro. Nel 2000 è diventata professore associato, ottenendo la relativa cattedra presso la medesima facoltà. Svolge un’intensa ed apprezzata attività didattica presso altre sedi della facoltà, presso la Scuola di specializzazione per la
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formazione di funzionari e dirigenti pubblici nonchè per il Master dell’Università degli studi di Siene in “Dirigenza delle amministrazioni decentrate”.
Presenta un’ampia produzione scientifica, caratterizzata da uno stile espositivo improntato a chiarezza di stile e da un’apprezzabile continuità. Essa risulta prevalentemente incentrata sui temi della parità e del diritto di sciopero. La produzione scientifica testimonia anche di interessi della candidata per il diritto comunitario del lavoro, per il lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni e per l’analisi della contrattazione collettiva. Non mancano contributi pubblicati in lingua tedesca, inglese e portoghese, segno di un’apprezzabile interesse al collegamento con la comunità scientifica internazionale.
La prima monografia, Il lavoro femminile tra legge e contrattazione (Franco Angeli ed, 1989, seconda edizione), consiste in un’ampia indagine condotta sulla contrattazione collettiva intervenuta in materia. Essa conduce, da un lato, a rilevare i limiti mostrati dal sindacato nella sua capacità di rappresentare le istanze del mondo femminile e, dall’altro, nel contempo, l’indispensabilità della sua azione, in aggiunta a quella della legge, per la realizzazione di innovazioni che siano effettive.
Nella seconda monografia, Il diritto di sciopero: definizioni e problemi (Giappichelli ed., 1998) la candidata, mostrando un decisivo affinamento delle sue capacità di studiosa, compie un’attenta analisi critica dei percorsi della giurisprudenza (in particolare di quella di legittimità) relativa alle c.d. forme anomale, confrontandosi con gli ardui problemi civilistici in materia in essa implicati e tendo conto adeguatamente dei contributi della dottrina. Fornisce prova di una sufficiente maturità, confermata dai lavori successivi nei quali si segnalano quello su conciliazione ed arbitrato e quello sulle modifiche introdotte nel sistema sanzionatorio della legge in materia di sciopero nei servizi pubblici essenziali.
􏰀 Il Prof. Roberto Pessi esprime il seguente giudizio:
La candidata presenta tre monografie: una del 1982 “La tutela delle lavoratrici madri nella disciplina vigente: problemi generali”; una del 1987 “Il lavoro femminile tra legge e contrattazione”; ed una del 1998 “Sciopero e modelli giuridici”, pubblicata nella Collana diretta da M. Rusciano e Tiziano Treu.
Il primo lavoro è, in realtà, un saggio, contenuto negli annali della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Milano che segnala uno dei temi su cui la candidata concentrerà in via prevalente la sua attenzione ed i suoi studi.
Il secondo lavoro è una ricerca (operata su di un campione significativo di contratti collettivi messi a disposizione della candidata dal Centro Ricerche e Studi Sindacali della FIOM di Milano) finalizzata a verificare quale sia in concreto il ruolo della contrattazione collettiva e quale efficacia abbia spiegato sui contenuti della disciplina dei più importanti istituti relativi al lavoro femminile. La candidata raccorda questi risultati con il quadro normativo, anche ai fini di prospettare interventi futuri, sia in sede legislativa, che in sede contrattuale.
Il terzo lavoro ha per oggetto i problemi connessi alla definizione giuridica di sciopero ed ai limiti di esercizio del diritto. Il percorso di ricerca si svolge partendo nel I Capitolo da una analisi di tipo più prettamente linguistico del problema della definizione; nei due capitoli successivi la candidata conduce un’analisi della giurisprudenza della Cassazione, con riferimento, nel II Capitolo, alle sentenze che operano una definizione dello sciopero, e, nel III Capitolo, alle sentenze che affrontano le problematiche dello sciopero articolato. Il IV Capitolo contiene una riflessione conclusiva.
La candidata presenta anche 30 scritti minori, nonché 7 comunicazioni a Convegni e 4 note a sentenza. I temi affrontati sono prevalentemente quelli del lavoro femminile e del diritto di sciopero; qualche interesse è segnalato anche per il lavoro nelle pubbliche
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amministrazioni, per il lavoro a tempo parziale, per il Diritto comunitario ed il Diritto comparato.
La candidata evidenzia un costante impegno di studio, nonché una significativa continuità didattica; in questa ha dimostrato di profondere con dedizione ed in via prevalente le sue energie.
Questo impegno giustifica la presa di considerazione della candidata ai fini della presente procedura di valutazione comparativa.
􏰀 Il Prof. Mattia Persiani esprime il seguente giudizio:
Già ricercatore, la candidata, divenuta professore associato di diritto del lavoro il 1° ottobre 2000, presenta tre monografie (La tutela delle lavoratrici madri nella disciplina vigente: problemi generali, Milano, 1982; Il lavoro femminile tra legge e contrattazione, Milano 1987; Sciopero e modelli giuridici; Torino, 1998) nonché numerosi saggi e scritti minori.
Le tre monografie e le altre pubblicazioni presentate dalla candidata rappresentano un lavoro trentennale e il conseguente impegno.
Oltre venti dei trenta titoli presentati riguardano l’argomento dello sciopero (una monografia e tre saggi) e del lavoro femminile (due monografie, quattordici articoli e diverse note a sentenza).
La prima e la seconda monografia sono dedicate al lavoro femminile e costituiscono il tentativo di individuare la relativa disciplina deducendola sia dalla legge che dalla contrattazione collettiva. Tentativo, però, che perviene a risultati non sempre sorretti da rigore metodologico, prevalendo le argomentazioni valutative.
Considerazione in parte diversa merita la terza monografia, che ripercorre il percorso della giurisprudenza costituzionale e di quella di legittimità in tema di sciopero con interessanti accenni critici, soprattutto nei confronti della giurisprudenza di legittimità, anche se questi non sono sempre adeguatamente argomentati e, a volte, sono spesso influenzati da valutazioni che non attengono alla ricostruzione in termini giuridici dell’istituto oggetto della trattazione.
L’attività didattica della candidata è significativa.
La candidata, nonostante la continuità dell’impegno non sembra possa essere presa in considerazione ai fini della valutazione comparativa.
CANDIDATO MICHEL MARTONE
GIUDIZI INDIVIDUALI
􏰀 La Prof. Silvana Sciarra esprime il seguente giudizio:
Ricercatore dal 2000 nella Facoltà di giurisprudenza, Università di Teramo, vince il concorso per professore associato presso la stessa Università, dove insegna Diritto Sindacale. E’ anche titolare di vari insegnamenti presso Scuole di specializzazione e corsi di laurea nelle Università di Teramo, Roma III e LUMSA.
E’ autore di due monografie, una delle quali in edizione provvisoria, pubblicata nella serie ‘Quaderni di Argomenti di Diritto del Lavoro’. Nella stessa rivista ADL ha pubblicato
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alcuni contributi minori. L’argomento trattato funditus nella prima monografia viene anche affrontato in una nota a due sentenze della Cassazione, pubblicata in DL 1999.
In ‘Contratto di lavoro e beni immateriali’, Padova 2002 (indicato nell’elenco delle pubblicazioni con data 2001, corrispondente all’edizione provvisoria che qui viene presa in considerazione), l’autore si propone di spaziare dal classico tema delle invenzioni del lavoratore, al lavoro degli artisti interpreti, fino ad includere nella trattazione un capitolo finale dedicato al contratto di lavoro sportivo, scelta quest’ultima non del tutto condivisibile. Ne deriva una trattazione non sempre omogenea, pur nell’apprezzabile sforzo di garantire originalità e coerenza al lavoro monografico.
In ‘Rapporti di lavoro e sistema economico’ l’autore si avventura in una trattazione su più piani: storico, interdisciplinare e giuridico. I numerosi riferimenti a fatti ed a metodologie di analisi sono caratterizzati talvolta da passaggi argomentativi non del tutto esaustivi. Si veda, ad esempio, la menzione dei ‘parametri di Maastricht’, priva di richiami alle fonti comunitarie ed ai riflessi sul diritto interno (p. 19). Si veda anche un non chiaro riferimento alla legge Le Chapelier (p. 87) della cui valutazione storica oltre che giuridica si occupa approfonditamente S. Simitis in un lungo saggio tradotto in italiano (DLRI 1990, p. 743), che l’autore non cita.
Lo stile scorrevole rende agevole la lettura, ma permane la difficoltà di individuare una chiara ipotesi di lavoro. Non prive di interesse le considerazioni finali, contenute nel capitolo IV, che meriterebbero di essere approfondite. Il ruolo della giurisprudenza costituzionale nella individuazione di un interesse pubblico, arginato dai limiti della finanza pubblica viene delineato con qualche originalità, mentre appaiono giustapposte le conclusioni.
M. Martone dimostra di trattare con spigliatezza gli argomenti prescelti e di adoperare correttamente il linguaggio giuridico, ma di dovere ulteriormente affinare il ricorso al metodo storico ed interdisciplinare. E’ auspicabile che la già acquisita maturità scientifica si consolidi ulteriormente in futuro in una produzione più diversificata. Il candidato, nel complesso, risulta idoneo ai fini della valutazione comparativa.
􏰀 Il Prof. Marcello Pedrazzoli esprime il seguente giudizio: Laureato nel 1997, dottorando di ricerca nel 1998, ricercatore dal 2000, il candidato ha
superato nel 2001 il concorso per professore associato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Teramo, dove insegna Diritto Sindacale. In questi pochi anni, intensi per impegno ed operosità, il candidato ha pubblicato una voce enciclopedica, due articoli in materia previdenziale e alcuni altri articoli e note, in parte confluiti in una monografia del 2000/2001, fermatasi nel 2002 alla sua versione definitiva, nonchè nella edizione provvisoria di una seconda monografia in progress.
Il tema del primo libro (Contratto di lavoro e “beni immateriali”) è di notevole interesse, si colloca ai confini del diritto industriale e viene investigato con spunti originali nel quadro di un approccio di buona tessitura sia metodologica (imperniata sulla individuazione di un microsistema che doti di coerenza il riferimento normativo), sia ricostruttiva (giocata, ad esempio, sulla distinzione fra progresso scientifico e progresso culturale: rispetto alla portata della quale distinzione pare francamente sproporzionato concludere il libro con un discorso marginale sulle remunerazioni dell’attività inventiva del lavoratore e con l’esemplificazione del lavoro sportivo). Proprio la qualità delle proiezioni suggerite dalla complessa connessione prescelta, e proprio l’importanza degli istituti e dei concetti normativi coinvolti nella sua disamina, sarebbe stato ancora più apprezzabile un approfondimento più completo e una ponderazione più articolata.
Sulla edizione provvisoria della seconda monografia, anch’essa di forte ambizione e pretesa (Rapporti di lavoro e sistema economico), debbono farsi osservazioni consimili, e
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anzi ancora più accentuate, proprio in ragione della provvisorietà del lavoro. Il quale, allo stato, non appare strutturato in modo sufficiente per poterlo valutare nell’insieme, né nelle ipotesi di partenza, né nella prospettiva. Tranne che per le parti in cui viene riprodotta la voce di enciclopedia Concertazione, sulla quale, separatamente, può darsi una valutazione assai positiva, per il restante deve constatarsi nella seconda provvisoria troppa improvvisazione e affrettatezza, con approssimazioni nell’utilizzo del riscontro storico e comparativo, e con sovrapposizioni, se non confusioni, nell’amalgamare piani di discorso diversi.
Nonostante questi elementi di discutibilità, da ascrivere per così dire alla sua giovinezza scientifica, il candidato, che si raccomanda anche per una scrittura fluida e chiara, appare visibilmente dotato di forte propensione alla riflessione giuridica. Le notevoli qualità su cui può contare avranno occasione di manifestarsi appieno, quando sarà trascorso il tempo occorrente per la loro sedimentazione.
Confidando nella sicura riuscita di tale auspicio, autorizzato da quanto fin ora il candidato ha mostrato, viene quindi per lo stesso formulato un positivo giudizio, anche prognostico, che lo rende meritevole di essere preso in considerazione ai fini della valutazione comparativa.
􏰀 Il Prof. Franco Liso esprime il seguente giudizio:
Laureatosi con il massimo dei voti nel 1997, il candidato nel 2000 è stato nominato ricercatore presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Teramo. Nel 2001 è diventato professore associato, ottenendo la relativa cattedra presso la medesima facoltà. Ha svolto un’intensa ed apprezzata attività didattica presso altri corsi della stessa facoltà, nonché presso la Scuola di specializzazione in diritto sindacale, del lavoro e della previdenza sociale dell’Università di Teramo, presso la Lumsa di Roma, presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Macerata (diploma in Operatore giuridico di impresa), presso l’Università Roma Tre (Master in Giurista di impresa).
Presenta una produzione scientifica che, rapportata al breve tempo trascorso dall’inizio della vita accademica, può considerarsi intensa ed è caratterizzata da uno stile espositivo improntato a chiarezza di stile e da una sicura capacità alla costruzione giuridica. Essa riflette un’ apprezzabile varietà di interessi, anche di carattere storico. Non mancano incursioni nel diritto della previdenza sociale. Due sono le monografie. Nella prima monografia, Contratto di lavoro e beni immateriali (Cedam, 2000) il candidato – fornendo prova di possedere un buon metodo - rivisita, in particolare, il tema della tutela del lavoro creativo, riconsiderato alla luce della crescente diffusione delle forme di lavoro atipico, anche autonomo, e della particolare rilevanza che quel lavoro viene ad acquisire in un contesto economico sempre più caratterizzato dalla società dell’informazione e quindi dalla produzione di beni immateriali. Nella seconda monografia, Rapporti di lavoro e sistema economico (Cedam 2001), presentata in veste che sembra provvisoria, il candidato affronta un tema originale, complesso e particolarmente impegnativo, quello dell’interesse pubblico dell’economia. La trattazione, che nella parte finale si trova in larga parte riprodotta nella voce “Concertazione” dell’Enciclopedia giuridica Treccani, curata dallo stesso autore, contiene alcuni spunti interessanti, ma – in particolare nella prima parte - mostra vistosi segni di una redazione eccessivamente frettolosa, che risulta inadeguata alla complessità ed alla delicatezza del tema trattato. Il candidato, che nei suoi lavori fornisce sicura prova di possedere ottime capacità al lavoro scientifico e potenzialità che gli consentiranno di arrecare importanti contributi alla nostra materia, merita di vedere riconosciute le sue indubbie qualità in un’occasione in cui la
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dichiarazione della sua piena maturità costituisca frutto più di una certificazione che di una aspettativa, per quanto seriamente fondata.
􏰀 Il Prof. Roberto Pessi esprime il seguente giudizio:
Il candidato presenta due importanti monografie: “Contratto di lavoro e “beni” immateriali”, Padova, 2002 e “Rapporti di lavoro e sistema economico”, Padova, 2001 (questa in edizione provvisoria).
Il candidato presenta, altresì, alcuni scritti minori tra cui la voce “concertazione” dell’Enciclopedia Giuridica Treccani (2002) ed alcuni brevi saggi in materia di rapporto di lavoro (sul lavoro coordinato, sulla nozione di lavoro “effettivo”, sulle invenzioni del lavoratore) ed in materia previdenziale (sul costo del lavoro e gli oneri previdenziali, sull’assoggettabilità a contribuzione ENPALS di compensi percepiti da lavoratori dello spettacolo).
Il lavoro monografico “Rapporti di lavoro e sistema economico” porta avanti un progetto di ricerca assai sofisticato, quello di individuare la nozione di interesse pubblico dell’economia nel testo costituzionale e di verificarne le concrete modalità di realizzazione. Significativo, al riguardo, è anche il capitolo dedicato alle origini storiche della nozione; nonché quello in cui viene analizzato il processo concertativo.
Il lavoro monografico “Contratto di lavoro e beni immateriali” opera una sistemazione completa ed originale della complessa problematica affrontata. Importante appare la distinzione (in ragione della diversità tipologica e strutturale) dei “beni immateriali” tra attività inventiva, creativa, interpretativa con il richiamo al processo scientifico e culturale; da questa distinzione discende l’articolazione del volume in una parte dedicata al processo scientifico (con il Capitolo III, Tutela del lavoro inventivo ed aleatorietà del risultato) ed in una parte dedicata al processo culturale (con il Capitolo IV, Personalità del lavoro creativo e limiti del principio di alienità del risultato, e con il Capitolo V, La partecipazione dell’autore all’utilità economica del risultato del lavoro creativo). Nella parte quarta, dedicata alle conclusioni, il candidato affronta, poi, il tema della remunerazione del lavoro creativo, inventivo e interpretativo; il Capitolo VII è, infine, dedicato ad una verifica della validità delle conclusioni raggiunte in una specifica fattispecie (quella del contratto di lavoro sportivo e dell’utilizzazione economica dell’immagine dell’atleta).
Nei lavori monografici come negli scritti minori il candidato dimostra una piena attitudine alla ricerca scientifica per la padronanza di una metodica giuridica che gli consente di pervenire a risultati apprezzabili ed originali.
Di particolare significatività il rilievo editoriale delle pubblicazioni. Lodevole l’attività didattica e di ricerca, nonché i servizi prestati nell’Università di appartenenza.
Quanto sopra porta a concludere per la piena maturità del candidato e, quindi, per un giudizio positivo anche sul piano comparativo.
􏰀 Il Prof. Mattia Persiani esprime il seguente giudizio:
Professore associato di diritto del lavoro presso la Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Teramo dal 1° ottobre 2001, presenta due monografie (Contratto di lavoro e “beni immateriali”, pubblicata nella Collana dell’Istituto di diritto privato dell’Università degli studi di Roma La Sapienza, Padova, 2002 e Rapporti di lavoro e sistema economico, in edizione completa, ma provvisoria) e alcuni scritti minori.
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La monografia su Contratto di lavoro e “beni immateriali” affronta, con sensibilità alla ricerca del nuovo, il tema complesso e delicato delle tecniche o, meglio, dei modelli di tutela della personalità del lavoratore che, in esecuzione delle obbligazioni derivanti da un contratto di lavoro subordinato ovvero di lavoro coordinato o autonomo: crea un’opera dell’ingegno, realizza un’invenzione oppure trasferisce al datore di lavoro il diritto di utilizzare economicamente la sua immagine e la sua notorietà. Il candidato si avvale, con buona padronanza di metodo, della teoria dei microsistemi che utilizza per ricondurre a razionalità un quadro legislativo obsoleto, episodico e frammentario e per individuare regole, o meglio rationes, da utilizzare, e utilizzate, per colmare le lacune dell’ordinamento e offrire soluzioni coerenti per le ipotesi in cui la personalità del lavoratore è coinvolta nel risultato oggetto della sua obbligazione. Ond’è che l’opera si connota per una spiccata originarietà e attesta, oltre al possesso del metodo giuridico, un’approfondita conoscenza anche del diritto industriale e del diritto civile con cui il candidato costantemente si confronta per avvalorare le conclusioni raggiunte.
Nella monografia su Rapporti di lavoro e sistema economico, il candidato indaga le tecniche e gli strumenti mediante i quali, nel corso del ‘900, le parti sociali sono state coinvolte nella realizzazione degli obiettivi di politica economica. Tecniche e strumenti che il candidato riconduce alla più ampia nozione di tutela dell’interesse pubblico dell’economia. L’indagine muove dalla considerazione che, durante il periodo corporativo quell’interesse era realizzato autoritariamente e, cioè, mediante la sottordinazione ad esso degli interessi collettivi e di quelli individuali e giunge a ritenere che quell’interesse ha continuato ad essere perseguito anche dopo l’entrata in vigore della Costituzione repubblicana. Se mai, quell’interesse non è più considerato come interesse pubblico, ma come un interesse di sintesi e, quindi, tutelato nel rispetto della libertà sindacale e delle competenze governative e del Parlamento, mediante procedure concertative.
Le buone doti di sensibilità storica e la cultura generale rendono la monografia, sebbene non ancora completata, meritevole di attenzione se non altro per l’originale ed argomentato tentativo di accertare la rilevanza di un interesse pubblico dell’economia anche in una società pluriclasse e di ricostruirne la nozione in termini giuridici.
Positivo è anche il giudizio sulla voce Concertazione, nella quale il candidato, prese le mosse dalla rilevata separazione tra costituzione materiale e costituzione formale, offre risposte convincenti alle più importanti questioni sollevate dall’utilizzazione del metodo concertativo.
Particolare attenzione merita, infine, la sia pur breve esperienza didattica che ha visto il candidato impegnato nei diversi insegnamenti afferenti al settore scientifico disciplinare in oggetto (diritto del lavoro, diritto del mercato del lavoro, diritto sindacale, storia del diritto del lavoro e del movimento sindacale).
Pertanto, il candidato, per il sicuro affidamento dato sulle sue capacità di studioso, merita di essere preso in considerazione ai fini della valutazione comparativa.
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ALLEGATO B alla Relazione Finale GIUDIZI COMPLESSIVI
Candidato FRANCA BORGOGELLI:
La Commissione apprezza la continuità e la fecondità dell’impegno didattico e scientifico, anche per la varietà dei temi trattati, attestato da una produzione che si appalesa di interesse culturale e dimostra buona attitudine di ricerca e di metodo.
La candidata è pertanto giudicata matura per ricoprire il ruolo del presente concorso. Candidato MICHEL MARTONE:
La Commissione apprezza l’impegno didattico e scientifico del candidato.
La produzione scientifica si caratterizza per l’originalità e per il possesso sicuro del metodo giuridico, anche se per uno dei Commissari non denota il raggiungimento della piena maturità.
Il candidato è pertanto giudicato dalla maggioranza della Commissione maturo per ricoprire il ruolo del presente concorso.
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