domenica 5 maggio 2013

ΧΡΙΣΤΟΣ ΑΝΕΣΤΗ


Oggi è la Pasqua ortodossa. Sono in festa la Grecia, la Russia, la Romania, la Bulgaria, la Serbia, la Macedonia, parte della Bosnia, la minoranza serba in Germania, la Moldavia, l'Ucraina, la Bielorussia, l'Etiopia, la chiesa di Costantinopoli, il patriarcato di Antiochia, quello Gerusalemme, la chiesa di Cipro, l'arcidiocesi di Tirana, il patriarcato di Alessandria. Insomma, la gran parte del Mediterraneo e tutta l'Europa orientale.
In molti di questi paesi la Chiesa fa parte della tradizione nazionale ed è, più che il simbolo della religione, quello dell'unità del paese. Il motivo va cercato nel periodo centrale dell'era moderna, quando moltissimi di questi paesi erano tributari di imperi multinazionali.
Fu allora che molte di quelle chiese locali conservarono e trasmisero la lingua e la cultura di quei paesi.
Il Monte Athos, nella penisola Calcidica, dove sono presenti monasteri di quasi tutte le chiese ortodosse, è la sintesi di quella storia. Ancora oggi gode di extraterritorialità.

Alda Kossova ha scritto moltissimo su questi argomenti. Riporto un breve stralcio di un suo articolo tratto dal sito http://www.aldakossova.it



Della funzione contestuale del referente biblico: il caso de «L’encomio per Costantino-Cirillo» di Clemente d’Ocrida, in “BIZANTINISTICA”, Serie Seconda, III – 2001, Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo (CISAM), Spoleto 2001, pp. 277 – 312
Il vaglio esegetico della complessa testura dell’opera rivela il filigranato impianto biblico che la sottende. Lumeggia altressì l’alto sapere teologico dell’estensore. Enuclea, nel contempo,  quella sua mirabile abilità creativa  che governa la puntuale confluenza, più o meno carsica, di tutte le filamenta anagociche atte a rivelarlo difensore convinto dell’indipendenza spirituale e chiesastica della stirpe slava. Conferiscono altresì prestigio e autorità all’autocefalia della Chiesa del Primo impero di Bulgaria, da poco conquistata dallo zar Simeone I.
Sotto questo profilo, è bene rimarcarlo, l’Encomio è la più antica testimonianza (fine IX sec.) dello scrivere per rivendicare, che gli Slavi di fede ortodossa affiancarono con successo allo stimolo generatore dello scrivere per edificare, che aveva caratterizzato tutta la letteratura medievalecristiana.
L’impianto rigorosamente trinitario dell’Encomio conferisce all’esaltazione di Cirillo la prova della perfezione che ha informato il suo operare quale Apostolo degli Slavi. Da servitore diligente scrupoloso e assolutamente fedele alla Santissima Trinità. Dio-Padre l’aveva prescelto per portare la stirpe slava alla salvazione. Da Dio-Spirito Santo aveva ricevuto intelletto e potenza per adempiere alla missione. Testimoniando il Verbo aveva generato in Cristo gli Slavi che acquistano la gloria di Dio-Figlio.
La perfezione dell’agire di Costantino-Cirillo s’estende fino ad abbracciare anche gli effetti delle sue gesta: laraggiunta edificazione di una solida e spiritualmente matura Chiesa slava/bulgara.















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