lunedì 6 febbraio 2012

Santoro e l'oro di Atene

Stefano Baldini, medaglia d'oro nella
maratona ad Atene alle olimpiadi del 2004
La trasmissione di Santoro sulla crisi greca ha mostrato un paese alla deriva, che si impoverisce progressivamente e dove la gente perde casa e lavoro a ritmi spaventosi.
Ha intervistato un giornalista di una delle troppe Tv private, Alter Tv, occupata da 11 mesi, che da tre vive in redazione. Le sue parole sulla rivoluzione violenta facevano un certo contrasto con la scritta sulla maglia: "Police".
Ma questi sono commenti più o meno oggettivi. Nessuno conosce davvero la situazione personale di quei giornalisti.
Marconista, però, conosce tre situazioni qui, e le vuole aggiungere a quanto detto da "Servizio Pubblico".
La prima riguarda il tentativo della squadra di giornalisti inviata ad Atene di far parlare un italiano che da anni lavora in Grecia comprando oro. Volevano da lui notizie, tragiche ovviamente, sulle persone che vendevano l'oro, perché doveva confermare la tesi per cui la classe media è stata distrutta. Lui si è rifiutato. Gli hanno garantito, come fanno spesso i giornalisti della Tv, l'anonimato, ma egli ha risposto che non aveva nulla da nascondere. Non voleva parlare con loro. Saltato il servizio su "Compro oro", accidenti, un bel guaio. Ma cosa avrebbe raccontato il nostro connazionale? Che molti, moltissimi, vendono per ricomprare: un altro oggetto d'oro per un regalo, un giubbotto di pelle all'ultima moda, un paio di scarpe. Non siamo alla fame, insomma.
Seconda situazione. Le Banche. Inveiva, il giornalista con la maglia della "Police" contro l'Unione Europea, dicendo: perché salva le banche e non noi? Eppure, da giornalista, doveva sapere che oggi le banche che in passato hanno erogato prestiti a privati, non potranno più chiedere indietro l'ammontare, quale esso sia, se il beneficiario ha avuto il suo reddito mensile ridotto di più della metà dal momento del prestito. I casi sono molti.
Terzo elemento. Dentro una macelleria sono stati intervistati avventori e proprietario che si lamentava del calo delle vendite. Ci sono casi, come quello di una nota macelleria del centro, di I.V., dove si registra un aumento di fatturato rispetto allo scorso anno (2010). Ma I.V. si alza ogni mattina alle quattro e va al mercato generale a scegliere la carne migliore.
Ultimo dato, questo sotto gli occhi di tutti. La benzina, che era aumentata un anno e mezzo fa superando di molto il costo al litro di quella in Italia, ora la si paga di nuovo meno che da noi.
Chi sta meglio, Atene o il giornalismo d'inchiesta?













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