sabato 24 dicembre 2011

Mosca 24 dicembre. Putin. Un passato che non passa

Il percorso della manifestazione del 24 dicembre nel centro
di Mosca. Fonte: Polit.ru
La protesta odierna non unisce a Mosca persone legate da una comune matrice ideologica, ma la pretesa che siano rispettati i diritti civili e la dignità umana. Tanto che, si sono detti gli attivisti scesi in piazza, qualsiasi forma di propaganda a favore di un candidato o di un partito avrebbe discreditato la manifestazione. Nessuna differenza, in questo senso, tra il blocco di Javlinskij (Jabloko) e il Partito comunista russo di Zjuganov. E' la seconda vera manifestazione di massa a Mosca. Sono scesi in piazza quelli che in occidente chiamiamo "gli indignati". Ma vale la pena chiarire chi sono: persone che la politica ha ingannato e che con il suo inganno ha costretto a scendere in strada. Con il suo cinismo, la corruzione e il terrore, la politica odierna ha smosso gli animi delle persone normali, che sono scese per difendersi. "Nessuno se ne andrà di qui", è uno degli slogan principali scanditi sul lungo Viale Andrej Sacharov, dove si è svolta la manifestazione. E ancora, questo movimento non ha bisogno, per il momento, di politici di professione o, per meglio dire, di politici navigati. Quello che serve è una lustrazione, nel solco delle proteste dei decenni passati nei regimi comunisti, come Charta 77 in Cecoslovacchia, Solidarnosc in Polonia. Serve un cambio generazionale e sociale al centro della politica russa per impedire che il paese viva ancora per 12 anni in una situazione di soffocamento democratico. La gente non è scesa in piazza a difendere i partiti che comunque siedono in parlamento dopo le elezioni di dicembre. E' scesa per difendere il proprio voto, ogni singolo voto che è stato violato dai brogli. Dunque, la democrazia, nella sua manifestazione più importante. Per fortuna si è consapevoli che la liberazione dal politico di professione non significa automaticamente il raggiungimento della felicità. Tutt'altro. Senza la politica, in Russia come in Italia, non si risolvono i problemi e non si compiono passi in avanti. Ma una piattaforma civile in grado di riunire intellettuali, studiosi, giovani politici, attivisti dei diritti civili e persone comune portate in piazza dalla corruzione sarebbe una solidissima base di partenza. Al di là delle stupidaggini dei giornali sulla figlia dell'ex sindaco di San Pietroburgo, Anatolij Sobchak, Oksana, sguaiata presentatrice televisiva che nulla ha a che vedere con la difesa dei diritti civili, ai quali fino ad oggi non ha mai pensato per un solo attimo. 
Una parte della manifestazione del 24 dicembre a Mosca
Fonte: Repubblica.it



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