Il grande Bode Miller, quattro volte campione del mondo e una olimpico, (che ho avuto la fortuna immeritata di vedere in allenamento e in gara sulla Gran Risa e la Sas Long), ha dichiarato che la legge antigay russa è una vergogna e - cosa ben più importante - non è possibile chiedere a un atleta di tacere. Dopo le unghie arcobaleno di Emma Green e Moja Hjelmer, atlete svedese ai mondiali di atletica di Mosca, censurate dalla IAAF, voglio proprio vedere se hanno il coraggio di non dare il visto a Bode in occasione delle Olimpiadi invernali di Sochi (che sta sul mare, giova ricordarlo).
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