martedì 15 gennaio 2013

Il giudice Holden

Il "giudice Holden" ha postato un commento sul blog di Baruda.
Mi sembra adeguato alla circostanza.


Oltre ogni considerazione sull’opportunismo di una certa (tutta?) stampa italiana, sempre pronta a cercare il facile consenso populista della pubblica opinione, ed al netto della grande rimozione collettiva operata su un pezzo fondamentale della nostra storia, le scelte editoriali di repubblica in questione sono soprattutto un pallido, quasi pavloviano riflesso dell’atteggiamento tipicamente italiano per cui si è forti coi deboli e deboli con i forti. secoli e secoli di servitù interiorizzata cancellano perfino quella eco di classicissima pietas che dovrebbe provarsi di fronte alla morte, fosse anche del peggior fellone. con fare delatorio e sbirresco, riportando stralci di commenti fuori contesto e negando il diritto di replica più elementare, cosa si rimproverebbe a chi sulla morte di Prospero Gallinari ha levato un pugno chiuso, versato una lacrima, spezzato un fiore? si rimprovera un’opinione? si rimprovera la commozione? o si rimprovera forse la stessa morte a chi è morto libero, né servo né traditore?

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