Le colonie penali russe sono in rivolta. Da sabato sono diverse le prigioni della regione di Chelyabinsk in cui i detenuti hanno rifiutato di rientrare nelle celle. Le foto si riferiscono al carcere di Kopejka, dove circa un migliaio di prigionieri sono saliti su un tetto con striscioni in cui denunciano violenze, torture e violazioni dei diritti civili da parte delle autorità carcerarie. Alcuni di loro sono in sciopero della fame da giorni. Intorno alla prigione si trovano forze dell'ordine, ma anche parenti dei prigionieri e attivisti per i diritti umani. Secondo i quali, i prigionieri ribelli hanno subito in passato punizioni corporali e umiliazioni da parte delle autorità carcerarie per la minima mancanza.
Nei mesi precedenti si sono svolti due processi contro le guardie carcerarie per denunce di percosse e maltrattamenti, che si sono però conclusi con il proscioglimento degli indagati e una nuova accusa di diffamazione per i detenuti querelanti.
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Sul tetto del carcere. Tra l'altro si legge: L'amministrazione ci taglieggia. Siamo in 1500 |
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La scritta rossa dice: ci torturano e umiliano |
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La strada che conduce alla Colonia Penale N. 6 di Kopejka. |
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