lunedì 23 settembre 2013

PAOLO GRISERI E LA VAL SUSA

Segnalo il nome di Paolo Griseri, già giornalista de "il manifesto" e ora penna del partito politico "Repubblica", che da tempo scrive contro il movimento di protesta in Val Susa che respinge la TAV. Per Griseri chi protesta è un terrorista, un autonomo, un anarchico, un violento.

Oggi entra in azione una mostruosa macchina chiamata - poteva essere altrimenti? - "la talpa", che per due anni probabilmente scaverà uno dei tunnel in Val Susa.

Riporto un comunicato recente del movimento riguardo il giornalista.



Al Signor Paolo Griseri
Data: Wednesday, 04 April @ 12:10:00 CEST
Argomento: I nostri commenti

La libertà di stampa è un diritto ma chi ha il potere di esercitarla ha il dovere di attenersi alla realtà delle situazioni che descrive.

Non è possibile perché non è reale, non è accettabile perché per noi valsusini assume il significato di una provocazione,  è vergognoso perché agli occhi dell’opinione pubblica che non ha partecipato alla manifestazione NO TAV del 31 marzo è disinformazione deviante, intitolare l’articolo GLI ANARCHICI TRA IL POPOLO NO TAV e a pag . IV TRA I NO TAV GLI AMICI DI EDO E SOLE  con sottotitolo VOLANTINO DEGLI ANARCHICI ALLA MARCIA: ATTACCO AI MAGISTRATI

E che dire del testo dell’articolo ?!?


Ma come si permette di far prevalere, provocatoriamente, rispetto alla partecipazione di oltre 15.000 manifestanti, la distribuzione di un volantino che ricorda, e ritengo giustamente, il suicidio di due ragazzi  ingiustamente accusati di attentati che non hanno commesso ?

E come si permette di mettere in secondo piano le ragioni della manifestazione e cioè le ragioni individuali e collettive che stanno alla base di un Movimento che, può piacerle o meno, rappresenta un tentativo di rilanciare la democrazia partecipata in questo Paese, soffocato dagli interessi di potere delle lobbies politiche economiche ?

Ma ha visto la manifestazione ? oppure  l’ha guardata senza capirla o peggio ancora con un punto di vista negativo già precostituito ?

Per scrivere quell’articolo poteva anche stare a casa, sul divano, in attesa della velina delle Forze dell’Ordine……..infiltrazione di anarchici….ricevere e trasmettere.

E’ stata una manifestazione importante per partecipazione e  per la qualità delle idee che l’hanno promossa e che ha visto l’adesione nazionale di Rifondazione e dei Verdi e la partecipazione di rappresentanti che solo Lei non ha visto.

Oltre 15.000 manifestanti in un momento in cui non c’è particolare tensione e mobilitazione dimostrano quanto il Movimento sia radicato e come stia riuscendo a costruire nuove alleanze.

Parli di questo, entri nel merito della questione, e soprattutto sia corretto.

E veniamo al volantino.

C’è chi riesce ad intrufolarsi nel corteo…..l’ anarchico …….Signor Griseri le parole hanno un peso ed un significato, impari ad usarle.

Nessuno si è intrufolato nel corteo.

E’ stato apertamente distribuito un volantino, alla luce del sole.

L’ho ricevuto anch’io e chi me lo ha dato  non si è intrufolato  è parte di questa Valle e di questo Movimento.

Lei a questa persona deve delle scuse.

Il volantino l’ho letto dopo aver visto il suo articolo.

Lei  ha letto il volantino?  In cosa lo contesta ?

Ma la conosce la storia della strategia della tensione in Valle di Susa ?

Ma si rende conto che due ragazzi si sono suicidati perché schiacciati dal peso di accuse e diuna inchiesta non obiettiva che è stata poi annullata dalla Corte di Cassazione ?

Sole ed Edo si chiamavano.

Anche pronunciare il loro nome o ricordarli pubblicamente  o denunciare la violenza della provocazione che hanno subito è un reato ?

Siamo nell’Atene del golpe del 1967 o nel Cile dell’inverno 1973?

Le do io la risposta: siamo semplicemente in un Paese che ha una Costituzione tanto valida quanto violentata quotidianamente e di questa situazione è complice un’informazione sempre più supina rispetto ai Poteri Forti, sempre meno obiettiva rispetto alla realtà.

Il grave poi  è che Lei la storia della strategia della tensione in Valle di Susa la conosce perché da tempo scrive su questa Valle.

E se la conosce, e la conosce, dovrebbe impegnarsi, più che a criminalizzare il termine anarchia, a denunciare con vigore le  trame nere che appestano la Valle di Susa  come il resto d’Italia.



Giovanni Vighetti

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