sabato 8 settembre 2012

STRAGE DI BOLOGNA. PER I SERVIZI IL CASO E' CHIUSO

Il comunicato stampa che segue apre nuovi scenari sulla strage di Bologna del 1980 e tira dentro un militante dell'estrema sinistra milanese, Francesco Marra. Di lui si disse in passato che era un brigatista, poi un infiltrato di Dalla Chiesa. Un uomo dei servizi, un Rambo. Illazioni, mai corroborate da documentazione attendibile. Si tratta di un nuovo depistaggio, molto rumore per motivi forse elettorali.
O perché, lasciato da parte Mario Moretti, inattaccabile nonostante tutte le diffamazioni scritte sul suo conto, la storia delle Br deve essere cancellata da quella italiana, in qualche modo. Siamo così arrivati all'accusa più infamante.
Da fonte dei servizi segreti militari, fonte diretta, che ho raccolto in due diversi momenti, ho saputo due cose. Per loro le Br sono una storia italiana (noi lo sapevamo da sempre). E il fascicolo "strage di Bologna" è chiusa da tempo. E questo è più sorprendente. La notizia è di metà agosto. Riservata. Pubblica, ora. 



COMUNICATO STAMPA
STRAGE BOLOGNA. RAISI (FLI), PRESENZE DI MARRA, FROHLICH, KRAM E DI
VITTORIO INDIVIDUATE 32 ANNI DOPO: E' INCREDIBILE
Roma, 6 settembre 2012

Il due agosto a Bologna- giorno della strage alla stazione- c'erano
certamente Thomas Kram, Krista Margot Frohlich, il povero Mauro Di
Vittorio e ora scopriamo anche il presunto brigatista rosso Francesco
Marra: così è riportato in  atti e documenti ufficiali. Si tratta di
persone tutte collegate fra loro o ricollegabili politicamente e, come
diceva Agatha Christie scriveva spesso che “una coincidenza è una
coincidenza, due coincidenze sono un indizio, tre coincidenze
rassomigliano ad una prova”. Non so se nella nuova inchiesta sulla
strage se ne terrà conto, resta il fatto che appare incredibile come
queste presenze significative e di cui qualcuna addirittura
inquietante (basti pensare cosa dice il brigatista Alberto
Franceschini su Marra), siano state individuate e focalizzate a 32
anni dalla strage. Prendo atto comunque,  che si stanno rompendo gli
argini del silenzio e dell'omertà e speriamo che ciò porti a quella
verità tanto attesa dai familiari delle vittime e da tutti gli
italiani. A Bologna quel giorno c'erano molte persone ed alcune sono
state individuate mentre altre ancora no, ma probabilmente lo saranno
nei prossimi giorni. Certo, rispetto ad una sentenza che non ha
dimostrato alcuna presenza in città, a cominciare proprio dai tre
condannati che- vale la pena sottolinearlo ancora una volta-  vengono
puniti per la “partecipazione” all'attentato e non in quanto esecutori
o presenti quel giorno, siamo arrivati a chiarimenti molto
importanti, decisivi.

E’ quanto dichiara Enzo Raisi, responsabile nazionale promozione e
immagine di Fli.

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