sabato 14 gennaio 2012

Ma come fanno i deputati?

Da quando è esploso in Italia il libro di Rizzo e Stella intitolato "la Casta", ci siamo chiesti quanto guadagnano i nostri politici, quali sono i loro privilegi, a cosa dovrebbero rinunciare ecc.
Nei prossimi giorni pubblicheremo un'inchiesta sui deputati greci, sulle loro prebende e sui tagli subiti da quando Atene ha rischiato la bancarotta.
Quello che però ci manca, la domanda che più di dovrebbe interessare, non è quanto guadagnano, ma cosa fanno i nostri deputati, i deputati regionali e quelli provinciali. Cosa fanno? Come occupano il loro tempo, quali sono le spese di cui parlano ogni giorno, spese così alte da farli litigare per qualche spicciolo durante il pranzo? Quali palazzi frequentano a Roma, quali centri benessere, piscine, palestre, salotti, teatri e cinema? La loro vita privata, quando non sono in famiglia, è anche vita pubblica? Fino a che punto?
Queste sono le questioni che dovrebbero interessarci, oltre all'ormai annosa busta paga, che neanche si riesce a conoscere veramente.
Per la Grecia, prometto di fornirla; è più trasparente Atene che Roma, scriverò allora.
Una notizia. "Finalmente" i militari italiani hanno avuto riconosciuto un privilegio di cui abusavano senza diritto: non dovranno più pagare i mezzi pubblici locali. Non li pagavano lo stesso, ma ora è legge.
Il problema è, che in un momento di sacrifici e di manovre, il ministero della Difesa dovrà pagare un forfettario ad ogni azienda pubblica locale per coprire le spese dei militari portoghesi.
Quanto, non è ovviamente dato da sapere.





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