domenica 8 marzo 2015

ORESTE SCALZONE SU SALVINI

Una pagina su Salvini del nostro compagno Oreste Scalzone



Mi dispiace, scrivo di getto, cosa che di solito evito, per scrupolo di rigore nell'espressione. Ma non si può sempre essere bloccati dallo scrupolo di rigore, diciamo, teorico o di responsabilità rispetto ai più giovani...
C'è in corso sul secondo canale la Trasmissione Virus. Ecco : SALVINI e il conduttore PORRO che subdolamente lo sobilla, mi danno un colpo di sangue agli occhi, furore e voglia di andar lì e sfasciare tutto.
Dopo anni e anni passati da me e, francamente, troppo pochi altri, ad avere il torcibudello e voglia di strapparsi i capelli rispetto al ''razzismo morale'' dei girotondisti varî, all'effetto di diversione e di appannamento di ogni possibilità di critica radicale, di azione collettiva indipendente, di rivolta contro, non già degli epifenomeni, delle ''parti per il tutto'', delle ''deviazioni'' che invece sono regola (insomma, 'l'albero che nasconde la foresta'..., i "politically correct" come distruzione pratica di ogni capacità di "pensare il mondo dal punto di vista della sua radicale trasformabilità", che ti fanno pensare ad ogni dieci parole "But it'scapitalism, Darling!", 'ma è la logica dell'economia, è lo Stato, sono le regole, le forme sistemiche, la legalità & tutto quel che segue che spiegano quello che attribuite a questo e quell, al più, corollario...), pur continuando a pensare queste cose, trovo che c'è nelle cose e nell'aria uno strappo, un qualcosa di fosco, inquietante in corso.
Sentire come Salvini, sobillato dal conduttore col suo sorriso infame, arriva a parlare dello "jus soli", dei bambini Rom, 'extracomunitarî' &tcetera, fa pensare che vale la pena di mettere a rischio tutto, quello che resta della propria vita, pur di fermare questo orrore peraltro déjà vu!
Certo, non mi viene in mente che, "essendoci Annibale alle porte", valga la pena di intrupparsi in blocchi e fronti del "meno peggio". Perché "meno peggio", sul piano istituzionale, della società "civilizzata", non c'è. La stessa autodecretata intellighentzsija levigata, "bo-bo", dimolto eccelsa, che è ancora maggioritaria nei mass-media 'main stream', sta abiettamente costruendo l'effetto-Salvini. Addirittura, spariti Grillo e Bergoglio (che certo, l'uno e l'altro non sono "la mia tazza di the"...) a favore di un'orgia di Salvini, Meloni &tcetera. Che siano coglioni, miopi, "troppo furbi" che fanno gli apprendisti stregoni, non mi consola. Già non mi appartiene quella che, con espressione che perfettamente rende l'idea, in tedesco si chiama "Schaden-freunde" (e pazienza se sbaglio le majuscole e altro) : che vuol dire "gioia della malignità", espressione più forte che quella di "giubilazione del negativo", e che designa il fiele delle "passioni tristi", risentimento, rancore, fino all'autodistruzione eventuale... Inoltre, so bene che prima che eventualmente dovessero arrivare a pagare loro, questi "professionisti del benpensantismo dorato", figurarsi quanto avrebbero già pisciato sangue i proletari, uomini, donne....
Dico solo che siamo arrivati alla costruzione sistematica, subdola e sfrontata assieme, di un personaggio che non esito a definire (e mi rincresce se il termine è stato usurato, inflazionato da riti pluridecennali), un calco grottesco sinistro di 'principî attivi'' già visti. Salvini oggi, e il suo aeropago, sono una banda di cripto-nazistoidi nelle cui braccia la società politica spinge genti che si industria a ridurre a teppa, servo/padronale e maramalda. Se "la storia si ripete, prima come tragedia, poi come farsa", questo non vuol dire che la farsa non possa unire al grottesco il sinistro, rimbalzando in basso...
Quando si parla in quei termini di bambini, questo è cartina di tornasole che inequivocabilmente evidenzia il misto orrendo di essenzialismo e colpevolismo che è inequivocabilmente nazista e capace di tutto, di tutto il peggio.

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