venerdì 4 aprile 2014

LE INVASIONI BARBARICHE

Trecentomila. Quattrocentomila. Seicentomila.
Stanno per fare il loro ingresso, per forzare le mura e le frontiere, senza documenti, con i bambini sulle spalle e le pistole nelle cinture. Brutti, cattivi, sporchi e neri. Un tempo si diceva: negro, ebreo, comunista.
Un annuncio fatto dal nostro governo (Alfano), e ripreso da tutte le testate on line ieri. Questa mattina, poi, se ne discute alla radio.
In realtà di tratta, al solito, di cifre buttate lì a caso. Avrebbe potuto dire "un milione" e non sarebbe cambiato molto. Come i numeri delle manifestazioni. Sparati a caso, senza tenere conto della fisica (al massimo, ma proprio al massimo, quattro persone a metro quadrato).
Alfano deve in qualche modo rispondere al superamento del reato di clandestinità. E poi tra un mese si vota. Secondo il Consiglio italiano per i rifugiati, negli ultimi mesi si è registrato un aumento degli arrivi per mare, ma molto contenuto e su numeri bassi. Si tratta, spesso, di persone provenienti da zone di guerra o da paesi con regimi dittatoriali e che, dunque, avrebbero il diritto di richiedere e ottenere asilo. Lo scorso anno in Italia le domande sono state 27.000, e non tutte sono state accolte.
E' il giornalismo diafano e acritico, che vive sulle dichiarazioni dei politici trasformandoli in lanci di agenzia. La serena passeggiata sopra le notizie di direttori che vivono di rapporti personali.
     
   

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