Ormai, tra Carabinieri Reali e parroci, arcivescovi e seminaristi, mi sto rifacendo una specie di verginità. Sono le vicende della vita professionale, di studioso, che nelle ultime settimane mi hanno portato a trascorrere due giorni dentro l'Ufficio Storico dei Carabinieri di Roma, esperienza davvero interessante e piena di sorprese, e pochi giorni fa a Palermo a sedermi accanto all'Arcivescovo di Monreale per commentare due scritti dell'Alto medioevo slavo, la Vita Methodii e un estratto dalla Cronaca degli anni passati, ambedue magistralmente tradotti in italiano dalla maestra di vita, soprattutto, Alda Giambelluca Kossova, a cui devo moltissimo.
E dentro le mura della Cattedrale, tra cattedra vescovile e destini incrociati (se potessi raccontare le storie legate a quella cattedra, ma come un archivista, devo mantenere riservatezza!), si sono per l'occasione rintrecciate vite che per anni sono state lontane, in esilio volontario. Grandi e umili studiosi, segnati certo da un "peccato originale" che per noi laici è impronunciabile, ma che dedicano la vita alle litterae come pochi altri. Insomma, sono stati in buona compagnia. Grazie a loro.
Un paio di cose. Hanno illuminato, dopo la cena, la Cattedrale di Monreale solo per Marconista. Un onore degno di un capo di governo, o giù di lì. Insomma, un Obama in 32imo. E siamo restati dentro un paio d'ore. Qualcuno mi sa spiegare perché tra gli angeli vicini al Cristo, uno tiene le ali in modo differente?
ps. Capisco che il caso Moro può aver suscitato qualche interesse. Ci si è lavorato, e tanto. Siamo in attesa di un'ultima notizia dalla procura, poi un bel post riassuntivo.
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Palermo |
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Dallo studio dell'Arcivescovo |
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Fuga in Egitto (strepitosa, moderna) |
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Pavimento dell'anno mille |
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