PROSEGUE la pubblicazione della biblioteca Marconista. Restiamo in tema di storia del movimento comunista. Un coevo di Stalin, Gramsci (con qualche studio dedicato a Togliatti). Anche in questo caso manca qualche volume finito in mezzo alla storia d'Italia [per esempio "Togliatti e i dilemmi della politica" di Canfora], ma provvederò a inserirlo al più presto. Sono presenti libri in russo, molto interessanti sia per quello che dicono che per quello che non dicono. Alla fine, dopo la lettura di tutti questi volumi, non sono riuscito a sciogliere con certezza il nodo delle trattative per la liberazione del prigioniero. Mi sembrano, però, assolutamente fuori luogo i suoi sospetti verso il partito. Mentre vorrei sottolineare l'indulgenza con la quale molti studiosi hanno guardato a questa figura retrospettivamente mentre si trovava in carcere, luogo dal quale la realtà esterna appare sempre distorta. Luogo dentro il quale ci si macera nella ricerca di un colpevole, un traditore, che ci ha fatto arrestare o non permette la nostra liberazione. Luogo da dove il quadro politico non può che apparire sfocato. E quasi sempre, nelle analisi, ci si sbaglia.
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