Era la notte tra il 27 e il 28 ottobre 1940. L'ambasciatore italiano ad Atene, Grazzi, contro la propria volontà, si recò alle tre del mattino dall'allora presidente del Consiglio greco, Metaxas, ammiratore di Mussolini, per consegnargli l'ultimatum italiano. Due ore e mezza più tardi i primi soldati del Regio Esercito passavano il confine tra Albania e Grecia, dando inizio all'aggressione del paese balcanico.
Il "NO" pronunciato allora da Metaxas, ma anche dai leader del partito comunista, alle richieste italiane, viene ricordato ogni anno in tutta la Grecia. Gli alunni di questa scuola di Atene hanno ricordato la guerra con poesie e scene teatrali, poi sono scesi a deporre una corona di fiori ai piedi di un partigiano.
Il minuto di silenzio che ha seguito la cerimonia è stato un minuto di silenzio. E poi, nessuno ha applaudito.
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Manifesto del Partito Comunista Greco. Sopra Aris Velouchiotis a cavallo la scritta dice: Partigiani, predoni e giovani valorosi sono tutti lo stesso popolo. |
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OXI-ossia NO |
1 commento:
Εξαιρετική δουλειά!! Πολύ ωραίες οι φωτογραφίες από τη γιορτή!!
Excellent work!! Very nice photographies!!
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