Oggi è stato liberato Paolo Persichetti. Estradato dalla Francia in Italia il 25 agosto 2002, in violazione per la prima volta della "dottrine Mitterand", era stato condannato a 22 anni di carcere per concorso morale nelle uccisioni del generale Licio Giorgieri, omicidio portato a termine dall'Unione dei Comunisti Combattenti.
In Francia Paolo non viveva in clandestinità. Anzi. Stava portando a termine un dottorato di ricerca a Paris 8 ed aveva anche un incarico di insegnamento nello stesso Ateneo. I suoi saggi erano stati apprezzati e pubblicati, in Francia come in Italia e solo il suo coinvolgimento errato nelle indagini sull'omicidio di Marco Biagio, al quale è poi risultato (ovviamente) del tutto estraneo, consentirono infine all'Italia di ottenerne l'estradizione dopo che per ben tre volte la Francia l'aveva rifiutata.
Oggi Paolo è libero perché ha interamente scontato la pena. Perché non esistono automatismi nella concessione di benefici previsti dal nostro ordinamento, che valgono per ogni condannato in via definitiva, ma decisioni del giudice di sorveglianza, che possono essere anche negative. Per Paolo, questo è spesso avvenuto, fino alla fine. Secondo la lettera dell'ultimo decreto "svuotacarceri" di dicembre, sarebbe dovuto uscire già prima della fine del 2013, ma l'applicazione era stata bloccata.
In questi mesi Paolo, che ha lavorato come giornalista per "Liberazione" e nel frattempo ha anche vinto una causa contro Saviano, dal quale era stato denunciato per diffamazione, è tornato alla ricerca. Da oggi, a tempo pieno.
ps
Marco Biagi venne definito dall'allora ministro degli Interni Scajola, quello dell'appartamento al Colosseo, "un rompicoglioni", perché chiedeva la scorta con insistenza. La sua frase, registrata dai giornalisti e pronunciata nel giugno 2002, fu questa:
"ma che protagonista, chiedete a maroni, Biagi era un rompicoglioni che voleva il rinnovo del contratto"
Allora Scajola si dimise, ma poi inspiegabilmente divenne nuovamente ministro, di nuovo dimessosi per la casa al Colosseo. Oggi, dopo l'assoluzione in primo grado dall'accusa di finanziamento illecito dei partiti, chiede a gran voce di tornare in politica. Ma quanto cazzo di potere ha quest'uomo? Ovvero, ma quanti segreti conosce e quante persone riesce a tenere in scacco uno che in un altro paese non sarebbe più uscito di casa dopo quella frase?
In Francia Paolo non viveva in clandestinità. Anzi. Stava portando a termine un dottorato di ricerca a Paris 8 ed aveva anche un incarico di insegnamento nello stesso Ateneo. I suoi saggi erano stati apprezzati e pubblicati, in Francia come in Italia e solo il suo coinvolgimento errato nelle indagini sull'omicidio di Marco Biagio, al quale è poi risultato (ovviamente) del tutto estraneo, consentirono infine all'Italia di ottenerne l'estradizione dopo che per ben tre volte la Francia l'aveva rifiutata.
Oggi Paolo è libero perché ha interamente scontato la pena. Perché non esistono automatismi nella concessione di benefici previsti dal nostro ordinamento, che valgono per ogni condannato in via definitiva, ma decisioni del giudice di sorveglianza, che possono essere anche negative. Per Paolo, questo è spesso avvenuto, fino alla fine. Secondo la lettera dell'ultimo decreto "svuotacarceri" di dicembre, sarebbe dovuto uscire già prima della fine del 2013, ma l'applicazione era stata bloccata.
In questi mesi Paolo, che ha lavorato come giornalista per "Liberazione" e nel frattempo ha anche vinto una causa contro Saviano, dal quale era stato denunciato per diffamazione, è tornato alla ricerca. Da oggi, a tempo pieno.
ps
Marco Biagi venne definito dall'allora ministro degli Interni Scajola, quello dell'appartamento al Colosseo, "un rompicoglioni", perché chiedeva la scorta con insistenza. La sua frase, registrata dai giornalisti e pronunciata nel giugno 2002, fu questa:
"ma che protagonista, chiedete a maroni, Biagi era un rompicoglioni che voleva il rinnovo del contratto"
Allora Scajola si dimise, ma poi inspiegabilmente divenne nuovamente ministro, di nuovo dimessosi per la casa al Colosseo. Oggi, dopo l'assoluzione in primo grado dall'accusa di finanziamento illecito dei partiti, chiede a gran voce di tornare in politica. Ma quanto cazzo di potere ha quest'uomo? Ovvero, ma quanti segreti conosce e quante persone riesce a tenere in scacco uno che in un altro paese non sarebbe più uscito di casa dopo quella frase?
1 commento:
Questa è una bella notizia - a questa testa "non è stato impedito di pensare". Non ci sono riusciti. Spero che Insorgenze continui
Antonello Pizzaleo
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