lunedì 7 ottobre 2013

QUEI BARONI



MA dai? 

Il problema è generale. Se questo Stato non si decide, una buona volta, a difendere se stesso e quindi anche a esigere un reclutamento universitario che garantisca un alto livello di chi entra o fa carriera, l'istruzione superiore è destinata ad andare sempre peggio. Come conseguenza, sarà più scarsa la classe dirigente del futuro che si forma nelle università. Mi sembra elementare e non serve aggiungere altro.  

dal "Sole 24ore"


Un ex ministro e anche cinque dei «saggi» scelti dal presidente del Consiglio Enrico Letta per riformare la Costituzione fra gli indagati della Procura di Bari nell'ambito di un'inchiesta su concorsi per docenti di prima e seconda fascia di diritto ecclesiastico, costituzionale e pubblico comparato. Sotto la lente dei magistrati sono finiti l'ex ministro alle Politiche comunitarie nel Governo Berlusconi, Anna Maria Bernini, l'ex Garante della Privacy, Francesco Maria Pizzetti, e i «Saggi» Augusto Barbera dell'Università di Torino, Beniamino Caravita de La Sapienza di Roma, Giuseppe De Vergottini dell'Università di Bologna, Carmela Salazar dell'Università di Reggio Calabria e Lorenza Violini di quella di Milano. I professori coinvolti sono in tutto 35.

L'inchiesta, ovviamente non riguarda le funzioni connesse all'incarico conferito dal presidente della Repubblica (compito dei «Saggi» è quello di supportare l'azione del Governo), ma l'attività svolta dagli indagati in qualità di commissari in concorsi da ricercatore, associato e ordinario. I reati sui quali si indaga sono di associazione per delinquere, corruzione, abuso d'ufficio, falso e truffa.
L'inchiesta della Guardia di Finanza è partita oltre due anni fa e nel 2011 ha visto anche perquisizioni in varie città. Secondo i pm, gli indagati, impegnati nelle commissioni, programmavano lo svolgimento dei concorsi universitari scambiandosi favori e accordandosi sull'esito finale in modo che i candidati a loro vicini potessero superare le prove concorsuali per la docenza senza difficoltà.
Una rete, insomma, con diramazioni in tutt'Italia ed un suo nucleo forte anche a Bari dove gli inquirenti stanno svolgendo indagini sui professori universitari Aldo Loiodice, ordinario di Diritto costituzionale a Giurisprudenza, Gaetano Dammacco, ordinario di Diritto canonico ed ecclesiastico a Scienze Politiche, Roberta Santoro e Maria Luisa Lo Giacco, ricercatrici di Diritto ecclesiastico.
Le sedi universitarie coinvolte sono nove (tra cui Roma, Milano, Bari e Teramo) mentre i riflettori sono stati accesi su una decina di concorsi universitari, tra il 2006 e il 2010, per presunti scambi di favore e illeciti nelle prove. Il lavoro degli investigatori è partito da una Università telematica ritenuta, in base alle accuse, un vero e proprio «laurificio». Da qui poi l'indagine si è allargata mettendo in evidenza un sistema ben più ampio e ramificato.

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