Oggi sono stato convocato a Milano alle ore 11.30 all'Università IULM per una verifica di conoscenza di lingue straniere: inglese e spagnolo. Si trattava di una decisione assunta dalla Commissione di un concorso per professore associato in Storia Contemporanea, al quale avevo fatto domanda. Mi sono presentato ed ho consegnato alla Commissione la seguente dichiarazione:
Dichiarazione
Il candidato Marco Clementi in data 6
marzo 2017, chiede che venga messa a verbale la presente dichiarazione alla
Commissione per la procedura di selezione e valutazione per la copertura di 1
posto di professore universitario di ruolo di seconda fascia per il settore
concorsuale 11/A3 - Storia Contemporanea, settore scientifico disciplinare
M-STO/04 - Storia Contemporanea, decretato con DR 17627 del 29 novembre 2016
dal Rettore prof. Mario Negri dell’Università IULM:
Visto che il DR 17627 sopra citato all’art.
12, Adempimenti della Commissione NON prevede alcuna prova linguistica per i
candidati ma solo la possibilità dell’espletamento di “una prova didattica
pubblica”;
Considerato che la riforma Gelmini ha
istituito l’abilitazione scientifica nazionale e che il candidato Marco
Clementi ha ottenuto l’Abilitazione Scientifica Nazionale a professore
associato di Storia Contemporanea nel dicembre 2013;
Considerato che per un posto analogo
presso l’Università di Verona, Dipartimento Culture e Civiltà, pubblicato su
G.U. n. 2 del 08/01/2016, la Commissione giudicatrice ha individuato in Marco
Clementi uno dei candidati da proporre al Dipartimento citato per la eventuale
chiamata;
Considerato che il candidato ha
svolto ricerche in tutto il mondo in una decina di lingue straniere, come
dimostrano il curriculum e le sue pubblicazioni, partecipando a convegni
internazionali e tenendo conferenze in diversi paesi come Stati Uniti,
Repubblica Federale Russa, Grecia, nelle lingue locali, nonché insegnando
all’estero e intervenendo in Università straniere sempre in lingua locale;
Considerato che la Commissione non ha
ritenuto altrettanto importante una discussione sui titoli e le pubblicazioni
con i candidati;
Rifiuta di sottoporsi a un
accertamento linguistico che ritiene degradante e umiliante per il suo profilo
di studioso.
Tenendo conto che la Commissione
nella seduta preliminare del 15 febbraio 2017 ha inserito come criterio di
valutazione dell’attività didattica “la continuità dell’eventuale attività
didattica all’interno dell’Università IULM”, dichiara di considerare lo stesso
criterio un atto discriminante.
Milano, 6 marzo 2017
firmato leggibile
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