lunedì 22 giugno 2015

TANTE COSE

Sono successe troppe cose, nella vita di Marconista ma soprattutto in questo mondo, per riuscire a stare al passo. Ogni volta è una lama che taglia e lascia carne viva. Ogni volta è un setto nasale sanguinante, una soglia spinta più in là. Là, dove non si ascolta più.

Ho conosciuto anche il Palazzo, in questi giorni. Il Palazzo tante volte sentito e letto ed ora toccato con mano.

La cosa più sconvolgente è stata questa. Come Manhattan quando torni dal Bronx e pensi che i pazzi sono loro, così entri in questo ciarpame di sottogoverno, dove si passano i pizzini e spartiscono strisce di particolare.

Il particolare. Fuori dalla nostra vita. Ci siamo incontrati - era inevitabile  prima o poi. Per ora basta così



1 commento:

Anonimo ha detto...

Ho ascoltato tutta l'audizione. Qualche volta sembrava più un interrogatorio. Molta arroganza e supponenza in alcuni. Capisco il tuo stato d'animo. Ma sei andato bene. Hai difeso il ruolo dello storico (che non è un giudice), come si utilizzano le fonti, come si interpretano. Ho avuto l'impressione che alcuni proprio non sanno nemmeno di cosa si sta parlando. Continua così, hai fatto, e farai, un buon lavoro. Ps. Ma se ho capito bene per te non è finita: dovrai rispondere per iscritto a un sacco di domande. Coraggio. Luisella