Francesco, figlio dell'ex ministro Luigi Gui, è stato professore di Storia dell'Europa Orientale. Nella commissione nazionale di cui è membro (Storia Moderna), per i candidati di Storia dell'Europa Orientale, però, ha chiesto un "parere vertiate" a un esterno, Gaetano Platania, che negli ultimi dieci anni ha gestito parecchi concorsi del settore. Amnesia improvvisa in Europa Orientale?
Francesco Gui, nato a Padova il 15 giugno 1950, insegna “Storia dell’Europa” presso la facoltà di Scienze umanistiche dell’Università di Roma “La Sapienza”. È professore straordinario per il settore di Storia dell’Europa orientale. E’ stato allievo di Ruggero Moscati e Rosario Villari.
La sua attività didattica e scientifica è stata prevalentemente dedicata alla storia politico–istituzionale dell’Europa, sia in età moderna, sia contemporanea. Per quanto attiene all’età moderna, le sue ricerche hanno avuto per oggetto la politica della Chiesa romana nel corso di importanti momenti di trasformazione degli equilibri complessivi dell’Europa occidentale, dall’epoca del Concilio di Trento alla fase boema della guerra dei Trent’anni. Per quanto riguarda l’età contemporanea, ha rivolto inizialmente la propria attenzione allo studio del sistema politico italiano e alla riforma della legge elettorale alla fine della prima guerra mondiale. Successivamente si è dedicato a singoli temi e figure della storia dell’unificazione europea, con una particolare attenzione al pensiero e all’azione di Altiero Spinelli. Ha curato la pubblicazione di una introduzione alla storia dell’Europa nei suoi profili unitari.
Ha tenuto corsi presso l’Università di Malta in Roma, la Scuola di Specializzazione per l’Istruzione Superiore del Lazio, il Centro Nazionale di Documentazione Europea, la Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno, l’Istituto Superiore di Formazione. Partecipa inoltre alle attività del Polo interuniversitario “Jean Monnet”, costituito presso la Facoltà di Economia de “La Sapienza”.
Giornalista pubblicista, è stato per alcuni anni collaboratore ex art. 2 del settimanale Panorama, occupandosi di tematiche economiche e comunitarie. Ha condotto una serie di trasmissioni televisive sull’Unione europea presso la rete tv Europa 7. Collabora al giornale Europa e a “Gli Stati Uniti d’Europa”, supplemento di Critica liberale.
Ha promosso numerose iniziative di pubblicizzazione dei temi europei, sia come docente che come aderente al Movimento federalista europeo. E’ stato fra i promotori della legge di iniziativa popolare che ha reso possibile il referendum di indirizzo sull’Europa tenutosi in Italia nel 1989.
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