Uno degli striscioni all'università capodistriana che spiega i motivi dello sciopero. Motivi che si richiamano alle manifestazioni contro la trojka degli anni scorsi |
L'università è occupata, i professori in sciopero - ma non ufficialmente. Altrimenti, addio stipendio. Inoltre, è in corso una tenzone tra il ministero e i rettori. Il primo vuole i nomi dei fannulloni da mettere, eventualmente, in uscita. I secondi si rifiutano - a mio parere giustamente - di darli.
Il sistema universitario greco è in parte diverso da quello italiano, in parte soffre degli stessi mali. Il numero chiuso esiste per ogni corso di studi. Entrare all'università è difficilissimo e per questo molti studenti vanno all'estero. Allo stesso tempo, per decenni hanno imperato favori e nepotismo. Insegnano i figli dei figli, le amanti e le sorelle, gente che non ha pubblicato un libro in vita sua o non ha mai messo il naso fuori dal paese. Ora, però, non vedo una strada in grado di invertire la tendenza o, almeno, non quella dei licenziamenti. Almeno per due motivi. Il primo è che l'epurazione si renderebbe necessaria per motivi di budget e non di principio. Troppo comodo. Il secondo è che i complici silenti di ieri non possono diventare improvvisamente i "vendicatori". Per troppi decenni - sotto agli occhi di tutti - sono entrate persone con curricula singolari accanto a grandi studiosi. Per troppo tempo lo scambio di favori ha prevalso sull'onestà e il pensiero che un'università migliore significa per il paese un futuro migliore. Ora si paga il conto. Signomi (scusate). In Italia non è diverso. La più grande associazione di storici per numero di iscritti, l'Associazione degli storici contemporanei, ha messo in rete i verbali degli ultimi anni di concorsi. Perché? Che ci stanno a fare sul sito se nessuno li commenta? Se non si indica come un vincitore mettiamo del 10 novembre 2013 (data assolutamente a caso, tanto che deve ancora venire) nell'Università di CXSREG era stato giudicato/a quasi incompetente due settimane prima a uno stesso concorso nell'università di GRFORT? O di persone diventate ordinarie con gli stessi titoli con i quali si fecero associati?
Marconista, e come lui tanti, sa molto. Conosce i meccanismi, conosce i nomi, i luoghi, le circostanze. Molte commissioni non sono altro che associazioni a delinquere: falso, abuso d'ufficio, truffa ai danni dello Stato. So, ma non ho le prove. Quelle che valgono in tribunale. E, forse, se anche le avessi, le posterei qui, ma non le porterei a un giudice. Lo schifo ingenerato da questa gente è tale, che non si meritano neanche la gogna. Il male che hanno fatto lo pagheranno anche i loro figli e nipoti. E questo può bastare.
BANDA NERA IN SEGNO DI LUTTO |
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