venerdì 28 dicembre 2012

MAGNITSKY ACT


La legge Magnitsky, conosciuta anche come Magnitsky Act, (il titolo originale si richiama a una legge degli anni Settanta, la "Jackson-Vanik" riguardante il commercio tra Usa e l'allora URSS: Jakson-Vanik Repeal and Sergei Magnitsky Rule of Law Accountability Act of 2012), è una legge approvata dal Congresso statunitense nel dicembre 2012 e firmata da Barack Obama il 14 dello stesso mese.
La norma prende spunto dalla morte del 37enne Sergej Magnitsky, avvenuta nel 2009 in una prigione di Mosca. Magnitsky, un avvocato che stava indagando su alcuni casi di presunta corruzione di alcune grandi società russe, venne arrestato a Mosca nel 2008. Dopo quasi un anno di detenzione in attesa di processo, e dopo aver sviluppato una serie di malattie intestinali, morì per cause mai accertate
La legge che porta il suo nome blocca negli Stati Uniti i conti dei funzionari statali russi coinvolti nella morte dell'avvocato e vieta loro di entrare nel paese. 
La reazione russa alla legge è stata forte. Il ministero degli Esteri di Mosca l'ha definita un "atto da teatro dell'assurdo", mentre Putin ha sottolineato che avrebbe avvelenato le relazioni tra i due paesi. Ma la vera risposta è stata la promulgazione da parte della Duma di Stato di una legge che impedisce alle famiglie statunitensi di adottare bambini dagli orfanotrofi russi. La legge è stata chiamata con il nome di Dmitrij Jakovlev, un ragazzo adottato da una famiglia americana e morto nel 2008 per un attacco di cuore. 
Si tratta di una svolta nelle relazioni tra Russia e Usa. Una riedizione della guerra fredda, anche dal punto di vista economico, appare anacronistica, vista la crescita sulla scena mondiale di altre potenze come la Cina, il Brasile o l'India. Però non si può negare che sono ancora una volta a confronto due modi di intendere il rapporto tra Stato e cittadino. Da una parte un paese che si considera il più libero del mondo, dall'altra Mosca, che sta progressivamente chiudendosi dentro le proprie frontiere, nel tentativo di arrestare la richiesta di democrazia che cova nelle grandi città sotto la coltre dello sviluppo e del benessere che in qualche modo Putin ha garantito alla popolazione in cambio della mano libera in politica. 

Anche se la legge sulle adozioni porta il nome di un ragazzo morto dopo essersi trasferito negli Usa, si deve ricordare che la percentuale di morti avvenute in America dopo un'adozione è non solo bassissima, ma neanche lontanamente paragonabile con quella che persiste negli orfanotrofi russi. Inoltre, va ricordato che di norma le autorità russe che si occupano di adozioni internazionali tendono a mandare all'estero bambini non sempre in ottime condizioni di salute, se non, a volte, gravemente malati. 

Nessun commento: