sabato 5 settembre 2015

LA BUONA SCUOLA CON LE GAMBE CORTE

Il trasferimento di città con un bimbo di pochi mesi il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini l’ha vissuto sulla sua pelle. «Avevo trent’anni, vinsi una cattedra a 350 chilometri di distanza da casa, mio figlio aveva pochi mesi...».

E cosa ha fatto? Si è trasferita con suo figlio?
«Non era possibile, ho fatto la pendolare settimanale, è stato un grande sacrificio, quindi ho il massimo rispetto per le storie individuali visto che l’ho vissuto sulla mia pelle».

E' la ministra Giannini che parla. Purtroppo, la cattedra di cui parla non era scolastica, bensì universitaria. La Giannini, infatti, è nata nel 1960 a Lucca. Nel 1991, dunque a 31 anni, vinse una cattedra di professoressa associata all'Università di Perugia. Si tratta di 120 ore di lezione all'anno e di una situazione normale per l'Università italiana, che sta in piedi (traballanti) grazie ai pendolari.

Dunque, nessuna necessità di cambiare vita, a meno che non lo si voglia. Altra storia per i docenti di scuola, che "timbrano" ogni giorno. Insomma, la ministra dà informazioni parziali durante un'intervista (e poi, diciamolo, ma perché l'esperienza personale di una ministra dovrebbe in qualche modo essere "giustificativa?) e il giornalista neanche si insospettisce. 

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